Salone del Libro, Lo Russo: «Anima della nostra città»

di Paolo Morelli

Il ministro Franceschini inaugura la buchmesse

Da una parte i libri, dall’altra i 46 Ministri degli Esteri. Torino inaugura il Salone Internazionale del Libro con uno sguardo al quadro internazionale, perché mentre si aprivano i varchi del Lingotto Fiere, si chiudevano alcune vie del centro città per motivi di sicurezza, visto i l meeting internazionale in programma domani, venerdì 20 maggio.

«Proprio in un momento così drammatico è importante l’incontro tra le culture del Salone del Libro di Torino. Investire sulla conoscenza è grande antidoto contro le guerre» ha detto il ministro della Cultura Dario Franceschini al suo arrivo al Lingotto per l’inaugurazione nel Padiglione Oval. «La storia – ha detto Giulio Biino, presidente del Circolo dei lettori – è mossa soprattutto dalle parole, perché con le parole si cambia il mondo».

Un aspetto sottolineato dal presidente della Regione, Alberto Cirio, che ha sottolineato l’importanza della cultura come mezzo di pace e salute, tracciando così un legame con la scienza. «Siamo qui perché ci siamo vaccinati – ha detto – e oggi i ragazzi hanno un credito nei nostri confronti perché abbiamo dovuto dolorosamente chiudere le scuole». La manifestazione letteraria diventa una sorta di simbolo di ripartenza, perché l’assenza di restrizioni, per quanto la prima edizione in presenza sia stata quella dello scorso ottobre, dà una sensazione differente.

La pandemia, però, non è finita. «Il Salone – ha aggiunto il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo – rappresenta l’anima della nostra città. Tutti noi guardiamo le immagini dell’Ucraina, nel quadro valoriale del nostro continente la cultura ha un ruolo centrale». «Proprio in un momento così drammatico è importante l’incontro tra le culture del Salone del Libro di Torino. Investire sulla conoscenza è grande antidoto contro le guerre», ha detto il Ministro della Cultura, Dario Franceschini.

Intanto già più di 16mila studenti si sono prenotati per questi giorni di Salone. «La nostra volontà collettiva – ha commentato il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi – è di essere presenti». Che poi ha confermato l’accordo con Kiev per consentire agli studenti rifugiati in Italia di ottenere il diploma di maturità con il rito ucraino in strutture messe a disposizione dal nostro Paese.

«La letteratura moderna – ha affermato Nicola Lagioia, direttore del Salone del libro – vive grazie alla polifonia, la molteplicità è alla base della civiltà ed è minacciata dal desiderio oscuro di mettere a tacere qualcun altro». Infine le parole di Maria Falcone, che questa mattina ha inaugurato l’Arena Bookstock parlando a bambini e ragazzi del fratello Giovanni. «La mafia non è un problema della Sicilia ma dell’Italia – ha concluso – e i libri possono creare indipendenza».

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19 maggio 2022 (modifica il 19 maggio 2022 | 14:22)

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