Salvini sul viaggio a Mosca: «Per la pace ho lavorato con ambasciatori e governi di altri Paesi alla luce del sole»

di Redazione PoliticaIl segretario della Lega rompe il silenzio dopo la pioggia di critiche sulla sua missione in Russia non concordata con il governo: «Ci sono colleghi che chiacchierano ma per arrivare alla pace non muovono un dito, preferendo parlare di armi e guerra» Dopo giorni di silenzio in risposta alle polemiche scatenate dal suo viaggio a Mosca — per il momento congelato — Matteo Salvini torna a parlare. E lo fa attraverso Twitter: «Per la pace si lavora con ambasciatori e governi di tanti Paesi, alla luce del sole, comunicandolo anche a giornali e tivù più volte, avendo come unico obiettivo la fine della guerra. Io l’ho fatto e continuerò a farlo, spero in compagnia di tanti colleghi che in questi giorni criticano e chiacchierano, ma per arrivare alla pace non muovono un dito, preferendo parlare di armi e guerra», scrive in due post il segretario della Lega. Per la pace si lavora con ambasciatori e governi di tanti Paesi, alla luce del sole, comunicandolo anche a giornali e tivù più volte, avendo come unico obiettivo la fine della guerra. (1/2)— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) June 1, 2022 Salvini prova a replicare così alle critiche del Pd per i suoi incontri con l’ambasciatore russo a Roma — che hanno fatto muovere anche il Copasir — e alle polemiche bipartisan per la missione a Mosca e il ruolo del suo consulente politico Antonio Capuano. Ieri anche il presidente del Consiglio Mario Draghi ha chiesto «trasparenza» su una trasferta non concordata che appena è stata resa pubblica aveva subito registrato lo stupore e il fastidio di Palazzo Chigi, scatenando anche la presa di distanza del numero due della Lega, il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti. Sulla questione, stamattina, è intervenuto anche il sottosegretario alla Sicurezza, Franco Gabrielli: «Queste iniziative dovrebbero essere fatte a livello di leader di governo, non di leader di partito — ha detto arrivando a Bologna per partecipare ai lavori del congresso provinciale del Siulp —. Penso che la considerazione come al solito più efficace l’abbia resa il presidente del Consiglio. Peraltro sono testimone di quando lo ribadì anche in sede di Copasir: tutto è possibile purché si faccia nella massima trasparenza e nel rispetto dei ruoli che, soprattutto in momenti così complicati, tutti devono avere e a maggior ragione devono avere personaggi che hanno una responsabilità che deriva loro dall’essere leader di formazioni politiche. Peraltro di formazioni politiche importanti, che reggono il governo e che sono imprescindibili perché il Paese sia governato nel migliore dei modi». Salvini ha garantito questa sicurezza? «Questo — ha risposto Gabrielli — poi ce lo diranno i fatti, questa credo sia la cosa importante». 1 giugno 2022 (modifica il 1 giugno 2022 | 11:58) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-06-01 09:59:00, Il segretario della Lega rompe il silenzio dopo la pioggia di critiche sulla sua missione in Russia non concordata con il governo: «Ci sono colleghi che chiacchierano ma per arrivare alla pace non muovono un dito, preferendo parlare di armi e guerra», Redazione Politica

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