Sanremo tra finzione e realtà

Quale insegnamento si può trarre dalla sfuriata di Blanco, che poi si è rivelata una sceneggiata?

Il medesimo che, gli storici Brandi e Argan, hanno dovuto trarre quando fu chiaro che le sculture recuperate da un canale di Livorno, da loro attribuite a Modigliani, erano palesemente false: prima di esprimersi è opportuno ricordarsi che viviamo in un mondo dove il confine tra realtà e finzione è sempre più labile.

Non è un caso se noi insegnanti, durante le nostre lezioni – soprattutto di Educazione Civica – insistiamo sugli insidiosi pericoli che si celano nella realtà virtuale rappresentata dal Grande Fratello, Amici, Sanremo, i social eccetera.

È una lezione che tuttavia, per avere efficacia, deve iniziare in famiglia o per lo meno non essere smontata da essa.

Se un alunno, che è stato richiamato da un insegnante perché filmava a scuola, il giorno dopo rientra in classe tutto giulivo con il medesimo cellulare, vuol dire solo che, tutte le reprimende e lezioni di educazione civica, sono state vane.

Ai miei tempi, quando adoperavo in modo improprio la bicicletta, mi veniva sequestrata sine die. Non ricordo quanto tempo durasse il sequestro ma, visto che quando mi veniva restituita aveva qualche filo di ruggine e la catena doveva essere nuovamente ingrassata, non deve essere stato molto breve.

Augusto Secchi

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