Non si riesce a produrre acqua frizzante perché non si trova la CO2. A lanciare l’allarme è Acqua Sant’Anna, leader europeo delle acque oligominerali, con una produzione di un miliardo e mezzo di bottiglie all’anno, che ha dovuto fermare le linee di produzione dei prodotti gassati. «La Co2 è introvabile e anche tutti i nostri competitori sono nella stessa situazione. Siamo disperati, è un altro problema gravissimo che si aggiunge ai rincari record delle materie prime e alla siccità che sta impoverendo le fonti», dice Alberto Bertone, presidente e amministratore delegato di Acqua Sant’Anna, l’azienda di Vinadio (Cuneo).
L’acqua
La difficoltà a trovare l’anidride carbonica per prodotti alimentari si era già presentata alla fine del 2021. «Ma eravamo riusciti a tamponare quella che in questi giorni sta ripresentandosi in forma di vera emergenza, che riguarda tutti i produttori europei. Le aziende di C02 ci spiegano che preferiscono destinare la produzione al comparto della sanità, saremmo disposti a pagarla di più anche se già costava carissima ma non c’è stato verso di fare cambiare idea ai nostri fornitori. Così – conclude Bertone – l’acqua gassata rischia di finire: una volta finiti gli stock nei magazzini di supermercati e discount, non ci saranno più bottiglie in vendita».
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, 2022-07-06 19:23:00, L’acqua gassata rischia di finire. L’ad del gruppo Alberto Bertone: «La Co2 è introvabile. Le aziende preferiscono destinare la produzione al comparto della sanità». , Valentina Iorio