Scambiato per un cinghiale da un altro cacciatore: colpito e ucciso un 33enne

di Floriana Rullo

A Baldissero d’Alba, colpito dal cacciatore di un altro gruppo. Aperta un’inchiesta

È stato scambiato per un capriolo da un altro cacciatore che, nel sentire i rumori dei passi sulle foglie e nel vedere muovere la sua sagoma tra gli arbusti, non ci ha pensato due volte e ha sparato. «Pensavo fosse un ungulato e ho aperto il fuoco. Non credevo potesse essere un altro cacciatore», ha spiegato l’uomo, 65 anni, ai carabinieri. Invece quell’ombra non apparteneva ad un animale, ma era quella di Luca Osella, 32 anni, di Carmagnola. Il giovane, di professione elettricista e appassionato di caccia, è morto tra i boschi di Baldissero d’Alba, nelle colline del Roero ieri mattina. Erano le 7,30 e si trovava in località Baroli quasi al confine con il Comune di Ceresola. Luca Osella era uscito presto dalla sua casa di Carmagnola per una battuta di caccia al capriolo selettiva insieme con un compagno. E mentre camminava per i sentieri della collina è stato improvvisamente raggiunto dal proiettile partito dal fucile dell’altro cacciatore che, invece, stava partecipando ad una battuta al cinghiale insieme con altri amici. Nessuno dei due gruppi aveva notato però la presenza dell’altro. Avevano attribuito quel rumore di foglie pestate agli animali che popolano la zona. Imbracciato così il fucile ha sparato un colpo solo che ha raggiunto Osella. Non lasciandogli scampo. Lo ha colpito al costato e lo ha lasciato senza vita.

La Procura di Asti ha aperto un fascicolo. Il pm di turno e il medico legale hanno raggiunto il luogo della tragedia per i rilievi per poi consentire che la salma fosse trasferita a Carmagnola. I carabinieri della compagnia di Bra stanno ricostruendo la dinamica dell’incidente e hanno raccolto le testimonianze dei due gruppi di cacciatori che per sbaglio si sarebbero incrociati nella stessa zona boscosa senza però accorgersi della presenza l’uno dell’altro. Luca Osella era molto conosciuto a Carmagnola dove lavorava e viveva con la moglie: si era sposato nel settembre scorso e attendeva di diventare padre per la prima volta. La passione per la caccia l’aveva ereditata dalla sua famiglia. Come il papà era iscritto regolarmente all’Atc e frequentava spesso i boschi a cavallo tra il Torinese e il Cuneese in compagnia del suo cane. Non è la prima volta che un cacciatore ne uccide un altro per errore. Un episodio analogo era già accaduto a dicembre, a Valmala, in valle Varaita. A perdere la vita in quell’occasione era stato Emilio Ballatore, muratore di 57 anni, di Piasco. Era morto dopo essere stato colpito dal proiettile partito per sbaglio dal fucile di un compagno di battuta di caccia mentre stava attraversando la strada che dal santuario porta in località Croce Bodone, una zona a circa mille metri di altitudine, difficile da raggiungere anche per i soccorritori del 118 che, anche in quel caso avevano tentato invano di salvargli la vita.

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12 febbraio 2022 (modifica il 12 febbraio 2022 | 21:04)

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di Floriana Rullo

A Baldissero d’Alba, colpito dal cacciatore di un altro gruppo. Aperta un’inchiesta

È stato scambiato per un capriolo da un altro cacciatore che, nel sentire i rumori dei passi sulle foglie e nel vedere muovere la sua sagoma tra gli arbusti, non ci ha pensato due volte e ha sparato. «Pensavo fosse un ungulato e ho aperto il fuoco. Non credevo potesse essere un altro cacciatore», ha spiegato l’uomo, 65 anni, ai carabinieri. Invece quell’ombra non apparteneva ad un animale, ma era quella di Luca Osella, 32 anni, di Carmagnola. Il giovane, di professione elettricista e appassionato di caccia, è morto tra i boschi di Baldissero d’Alba, nelle colline del Roero ieri mattina. Erano le 7,30 e si trovava in località Baroli quasi al confine con il Comune di Ceresola. Luca Osella era uscito presto dalla sua casa di Carmagnola per una battuta di caccia al capriolo selettiva insieme con un compagno. E mentre camminava per i sentieri della collina è stato improvvisamente raggiunto dal proiettile partito dal fucile dell’altro cacciatore che, invece, stava partecipando ad una battuta al cinghiale insieme con altri amici. Nessuno dei due gruppi aveva notato però la presenza dell’altro. Avevano attribuito quel rumore di foglie pestate agli animali che popolano la zona. Imbracciato così il fucile ha sparato un colpo solo che ha raggiunto Osella. Non lasciandogli scampo. Lo ha colpito al costato e lo ha lasciato senza vita.

La Procura di Asti ha aperto un fascicolo. Il pm di turno e il medico legale hanno raggiunto il luogo della tragedia per i rilievi per poi consentire che la salma fosse trasferita a Carmagnola. I carabinieri della compagnia di Bra stanno ricostruendo la dinamica dell’incidente e hanno raccolto le testimonianze dei due gruppi di cacciatori che per sbaglio si sarebbero incrociati nella stessa zona boscosa senza però accorgersi della presenza l’uno dell’altro. Luca Osella era molto conosciuto a Carmagnola dove lavorava e viveva con la moglie: si era sposato nel settembre scorso e attendeva di diventare padre per la prima volta. La passione per la caccia l’aveva ereditata dalla sua famiglia. Come il papà era iscritto regolarmente all’Atc e frequentava spesso i boschi a cavallo tra il Torinese e il Cuneese in compagnia del suo cane. Non è la prima volta che un cacciatore ne uccide un altro per errore. Un episodio analogo era già accaduto a dicembre, a Valmala, in valle Varaita. A perdere la vita in quell’occasione era stato Emilio Ballatore, muratore di 57 anni, di Piasco. Era morto dopo essere stato colpito dal proiettile partito per sbaglio dal fucile di un compagno di battuta di caccia mentre stava attraversando la strada che dal santuario porta in località Croce Bodone, una zona a circa mille metri di altitudine, difficile da raggiungere anche per i soccorritori del 118 che, anche in quel caso avevano tentato invano di salvargli la vita.

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, di Floriana RulloA Baldissero d’Alba, colpito dal cacciatore di un altro gruppo. Aperta un’inchiesta È stato scambiato per un capriolo da un altro cacciatore che, nel sentire i rumori dei passi sulle foglie e nel vedere muovere la sua sagoma tra gli arbusti, non ci ha pensato due volte e ha sparato. «Pensavo fosse un ungulato e ho aperto il fuoco. Non credevo potesse essere un altro cacciatore», ha spiegato l’uomo, 65 anni, ai carabinieri. Invece quell’ombra non apparteneva ad un animale, ma era quella di Luca Osella, 32 anni, di Carmagnola. Il giovane, di professione elettricista e appassionato di caccia, è morto tra i boschi di Baldissero d’Alba, nelle colline del Roero ieri mattina. Erano le 7,30 e si trovava in località Baroli quasi al confine con il Comune di Ceresola. Luca Osella era uscito presto dalla sua casa di Carmagnola per una battuta di caccia al capriolo selettiva insieme con un compagno. E mentre camminava per i sentieri della collina è stato improvvisamente raggiunto dal proiettile partito dal fucile dell’altro cacciatore che, invece, stava partecipando ad una battuta al cinghiale insieme con altri amici. Nessuno dei due gruppi aveva notato però la presenza dell’altro. Avevano attribuito quel rumore di foglie pestate agli animali che popolano la zona. Imbracciato così il fucile ha sparato un colpo solo che ha raggiunto Osella. Non lasciandogli scampo. Lo ha colpito al costato e lo ha lasciato senza vita. La Procura di Asti ha aperto un fascicolo. Il pm di turno e il medico legale hanno raggiunto il luogo della tragedia per i rilievi per poi consentire che la salma fosse trasferita a Carmagnola. I carabinieri della compagnia di Bra stanno ricostruendo la dinamica dell’incidente e hanno raccolto le testimonianze dei due gruppi di cacciatori che per sbaglio si sarebbero incrociati nella stessa zona boscosa senza però accorgersi della presenza l’uno dell’altro. Luca Osella era molto conosciuto a Carmagnola dove lavorava e viveva con la moglie: si era sposato nel settembre scorso e attendeva di diventare padre per la prima volta. La passione per la caccia l’aveva ereditata dalla sua famiglia. Come il papà era iscritto regolarmente all’Atc e frequentava spesso i boschi a cavallo tra il Torinese e il Cuneese in compagnia del suo cane. Non è la prima volta che un cacciatore ne uccide un altro per errore. Un episodio analogo era già accaduto a dicembre, a Valmala, in valle Varaita. A perdere la vita in quell’occasione era stato Emilio Ballatore, muratore di 57 anni, di Piasco. Era morto dopo essere stato colpito dal proiettile partito per sbaglio dal fucile di un compagno di battuta di caccia mentre stava attraversando la strada che dal santuario porta in località Croce Bodone, una zona a circa mille metri di altitudine, difficile da raggiungere anche per i soccorritori del 118 che, anche in quel caso avevano tentato invano di salvargli la vita. La newsletter del Corriere Torino Se vuoi restare aggiornato sulle notizie di Torino e del Piemonte iscriviti gratis alla newsletter del Corriere Torino. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 7 del mattino. Basta cliccare qui 12 febbraio 2022 (modifica il 12 febbraio 2022 | 21:04) © RIPRODUZIONE RISERVATA, Photo Credit: , , torino.corriere.it, %%item_url %%, Torino – Piemonte, Torino – Piemonte, Torino – Piemonte, Leggi di più, , https://images2-torino.corriereobjects.it/methode_image/socialshare/2022/02/12/ea05ea38-8be6-11ec-a14e-5fea75909720.jpg, Corriere.it – Homepage, Corriere.it – Notizie e approfondimenti di cronaca, politica, economia e sport con foto, immagini e video di Corriere TV. Meteo, salute, guide viaggi, Musica e giochi online , https://www.corriere.it/rss/images/logo_corriere.gif, http://xml2.corriereobjects.it/rss/homepage.xml, Floriana Rullo

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