carburanti
di Alessia Conzonato23 gen 2023
Revocate lo sciopero, solo un danno per i cittadini. Adolfo Urso, ministro delle imprese e del made in Italy, ha lanciato un ultimo appello prima che chiudano le pompe di benzina, anche in modalit self service. Lo stop era ed confermato — replicano con una nota congiunta i presidenti di Faib, Fegica e Figisc/Anisa, chiedendo l’intervento diretto di Palazzo Chigi — e le dichiarazioni del ministro sono l’ennesima dimostrazione della confusione in cui si muove il governo in questa vicenda. Lo sciopero previsto dalle ore 19 di marted 24 gennaio fino alle 19 di gioved 26 sulla rete ordinaria, dalle ore 22 del 24 alle ore 22 del 26 gennaio sulla rete autostradale.
Benzinai di gestione diretta delle compagnie
Lo stop, come anticipato, riguarder non solo il rifornimento servito ma anche quello in modalit self. Fare il pieno alla propria auto, quindi, sar difficile ma non impossibile. Infatti gli impianti gestiti direttamente dalle compagnie petrolifere almeno in modalit self service dovrebbero rimanere a disposizione dei viaggiatori. Non semplice riconoscerli: anche se il punto vendita mostra il marchio della societ, infatti, la gestione — e cos molto spesso — pu essere stata affidata a un soggetto privato che intende aderire allo sciopero. Secondo una stima delle associazioni di categoria, i distributori gestiti direttamente dalle compagnie sono un numero esiguo: non oltre il 10% della rete, composta in totale da 22.654 impianti di distribuzione di carburante (dato aggiornato al 2021 e di cui il 70% fa capo alle tre sigle che hanno indetto lo sciopero). I distributori autonomi associati all’Angac e all’Asnali, ad esempio, non aderiranno allo stop.
Alcuni distributori aperti
A questo 10%, per si aggiungono alcune stazioni di servizio, scelte probabilmente su base provinciale, che – come previsto dalla legge -rimarranno aperte per garantire una prestazione minima, essendo considerato il rifornimento di carburante un servizio essenziale, o con la presenza del personale o assicurando il rifornimento selfservice. Nelle aree urbane ed extraurbane deve essere dovr essere attivo un numero di impianti pari al 50% di quelli attivi nei giorni festivi, saranno le singole prefetture a individuare quali. Ad esempio, nell’area metropolitana di Milano, prefettura e sigle di categoria hanno optato per mantenere a disposizione dei viaggiatori le pompe completamente automatizzate e quelle in gestione diretta delle societ petrolifere. Per quanto riguarda le autostrade, invece, compito della Regione individuare quali distributori dovranno rimanere aperti. fondamentale che ce ne sia uno attivo ogni 100 km (a questo link l’elenco completo fornito dalla Conferenza delle Regioni): in 175 distributori su un totale di 477 lungo la rete autostradale sar possibile rifornirsi.
I prezzi dei carburanti
Intanto, i prezzi dei carburanti sono tornati a salire a causa di Eni e Q8 che lo scorso 21 gennaio hanno suggerito un aumento di 2 centesimi al litro. Secondo i dati aggiornati domenica 22 gennaio alle 8 del mattino, il prezzo medio nazionale della benzina in modalit self service ora a 1,828 euro al litro, mentre quello del diesel a 1,89 euro al litro. Il servito, in entrambi i casi, ha superato la soglia dei 2 euro.
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