Il mondo del calcio si trova ancora una volta al centro di una controversia relativa alle scommesse sportive, con il giovane centrocampista della Juventus, Nicolò Fagioli, come protagonista.
La vicenda ha visto l’interessato raggiungere un accordo con la Procura federale per patteggiare una squalifica dovuta al suo comportamento illecito.
Fagioli si è trovato in una situazione complicata sia a livello legale che professionale. Il calciatore è infatti indagato anche dalla giustizia ordinaria a Torino per il reato di “esercizio abusivo di attività di giuoco o di scommessa”. Nonostante la probabile sanzione economica da parte della giustizia ordinaria, la principale preoccupazione per Fagioli riguardava la sua carriera calcistica. L’articolo 24 del Codice di Giustizia Sportivo prevede infatti una squalifica “non inferiore a tre anni” per chi scommette sul calcio.
Nel tentativo di attenuare le conseguenze, Fagioli ha optato per l’autodenuncia dopo aver scoperto di essere sotto indagine. Il giocatore ha inoltre condiviso la sua lotta contro la ludopatia, una rivelazione che potrebbe ridurre la sua squalifica a 8 mesi, con ulteriori 5 mesi di “pene accessorie”. Durante questo periodo, Fagioli si impegnerà in iniziative di sensibilizzazione nelle scuole, educando gli studenti sui rischi associati al gioco d’azzardo.
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