Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha stretto delle convenzioni con società private per garantire al personale scolastico sconti su biglietti treni, aerei e persino sulla spesa con Campagna Amica. Il documento pubblicato in anteprima dalla nostra redazione, poi copiato su altri siti tecnici, contiene un bouquet di agevolazioni che da un lato è stato accolto positivamente, anche se, dando un’occhiata ai commenti sui social, qualche perplessità l’ha scatenata e qualche consiglio dispensato al Ministro non ce lo siamo fatti mancare.
Stipendi e realismo economico
Renata e Francesca “non ci abboccano”. Non pochi commenti si sono rivelati critici nei confronti dell’iniziativa, che ha sì una sua portata riconosciuta, ma che, secondo molti, non risolverebbe il problema fondamentale dei lavoratori della scuola, che è quello degli stipendi non adeguati ai livelli europei. “Che agevolazione agriturismi, aerei, treni… con lo stipendio che abbiamo è grassa se si fa la spesa!”, dice, infatti, la prima. Mentre Francesca annuendo, sottolinea che l’adeguamento dello stipendio ai livelli europei vale più di qualsiasi sconto. Il messaggio è chiaro: prima di pensare a sconti su treni e aerei, forse sarebbe il caso di dare un’occhiata ai fondamentali.
Agevolazioni sì, ma dove voglio io
Le agevolazioni fiscali sono frutto di una convenzione, quindi limitate a determinate aziende. Margherita e Maria per questo motivo vedono l’iniziativa come “fumo negli occhi“. Margherita sottolinea l’importanza della libertà di spendere come e dove si vuole, piuttosto che essere intrappolati in “false agevolazioni“, che potrebbero essere revocate a piacimento. Maria concorda, avanzando una natura illusoria di tali “benefici”.
Voli sì, ma c’è la questione carburante
Voli aerei e biglietti dei treni? Le misure sono pensate per quanti lontano da casa devono sostenere spese aggiuntive elevate per il trasporto. Così, leggendo le misure verrebbe da interpretare. Ma c’è chi si lamenta e sottolinea come le spese per il carburante non siano da sottovalutare. Così Matteo chiede i buoni carburante e Mariarita attende uno sconto sul gasolio, poiché, per loro, né il treno né l’aereo sono opzioni per recarsi a scuola. E chi ci va in motorino? Interviene Pilàr che, con un pizzico di ironia, chiede sconti per il suo Tomos.
Al Ministero non si pettinano le bambole
Renato non è certo un utente che si impressiona facilmente. E con sarcasmo afferma che il Ministero non “pettina le bambole”.
Sconti in cambio di diritti?
Poi c’è Antonio, che ipotizza una strategia occulta, che mentre tutti sono distratti dai luminosi bonus, i diritti acquisiti vengono strappati via con il nuovo contratto. Un monito a non lasciarsi abbagliare troppo facilmente.
Biglietto di sola andata
In mezzo a questo vortice di opinioni, c’è Francesca che esclama un entusiastico “Bene!! Bella iniziativa”. Mentre Antonio è preoccupato, dato che gli sconti per i biglietti aerei terminano il 31 dicembre e si chiede se da docente fuori sede dovrà pagare il ritorno a prezzo pieno. Poi … bella iniziativa, “con il 15% di sconto invece che 400 euro i biglietti costeranno 350“. E Roberta taglia corto e gli propone un biglietto aereo di sola andata, perché, in fondo, “così hai risolto…”
, L’articolo originale è stato pubblicato da, https://www.orizzontescuola.it/sconti-per-treni-aerei-e-spesa-vogliamo-anche-sconto-sul-carburante-e-aumenti-stipendiali-vado-a-scuola-col-motorino-tomos-che-facciamo-i-diritti-non-si-toccano-i-commenti-sui-social/, Cronaca, https://www.orizzontescuola.it/feed/, Anselmo Penna,