Scuola allo Zen di Palermo: Vogliamo essere come tutti

Domodossola – Sala storica della Resistenza

Con l’insediamento nella scuola ‘Falcone’ dello Zen di Palermo del reggente prof Domenico Di Fatta, tutti si augurano che le cose tornino al loro posto, come erano prima del fermo della preside e che si spengano al più presto i riflettori su quella brutta vicenda.

Secondo quanto si legge su LiveSicilia le mamme sono arrabbiate: “Ci vuole tanto coraggio, adesso, ad avere fiducia.  Se la preside rubava, perché non posso rubare pure io…”. 

Intanto nell’aula magna si è svolto un confronto alla presnza del dirigente e del sindaco di Palermo Roberto Lagalla.

Dice una prof: “Vengo da Verona, sono innamorata dello Zen e di Palermo, sono qui dal ’95 e siamo tutti sconvolti”. 

E un’altra “Il nostro stato d’animo è comprensibile, ma dobbiamo andare avanti, dobbiamo farlo per i ragazzi”. 

“Il colpo è durissimo, ma non perdiamo la speranza”.

Alla fine parla, racconta LiveSicilia, il preside Di Fatta e si dice grato dell’affetto che ha ricevuto: “Mi hanno accolto bene e applaudito”. “E’ la scuola che deve reagire, come istituzione”. Lui è stato dirigente qui e ha lasciato un bel ricordo. 

Poi parla il direttore dell’Ufficio scolastico Pierro, l’assessore Rosi Pennino e altri a portare solidarietà e stupore. 

E infine anche il sindaco, Roberto Lagalla dice la sua: “La scuola e le istituzioni vanno al di là delle singole persone, il messaggio educativo continua. Sono sgomento per ciò che viene proposto dalla stampa sull’operato della preside Daniela Lo Verde e mi auguro che alla fine possa essere dimostrato che abbiamo fatto tutti solo un brutto sogno perché, prima da assessore e poi da sindaco, ho sempre ritenuto l’Istituto Falcone un avamposto di legalità che non può ammettere tradimento”.

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