Una crescita di apprendimenti in matematica e italiano che equivale rispettivamente a 2 mesi e a 3 mesi e mezzo di scuola, ottenuta da studentesse e studenti della primaria e secondaria di I grado in diverse situazioni di fragilità in 9 città di tutta Italia, da Torino a Palermo, grazie a percorsi didattici mirati e personalizzati svolti in estate, è una bella notizia per chi – dentro e fuori la scuola – ha a cuore il recupero delle perdite di apprendimento e si impegna nel prevenire i rischi di dispersione. Si tratta dei risultati del programma Arcipelago Educativo, presentati oggi a Roma da Save the Children Italia e Fondazione Agnelli, misurati e descritti da una delle prime valutazioni di impatto indipendenti realizzata in Italia con metodologie rigorose su un progetto sperimentale controllato per il contrasto della perdita di apprendimenti che si verifica durante il periodo di chiusura estiva delle scuole (il fenomeno conosciuto al livello internazionale come summer learning loss). Co-progettato e avviato nel 2020, dopo l’ulteriore erosione degli apprendimenti causata dalla pandemia, l’intervento è volto a consolidare sia le competenze cognitive (alfabetica-funzionale e matematica) che quelle non cognitive, come la motivazione ad apprendere, le capacità relazionali e socio-emotive.
Gli esiti più che positivi della valutazione di impatto realizzata dall’IRVAPP (Istituto per la Ricerca Valutativa sulle Politiche Pubbliche) sono stati illustrati da Raffaela Milano – Direttrice dei Programmi Italia-Europa di Save the Children, Andrea Gavosto – Direttore Fondazione Agnelli, Barbara Romano – Ricercatrice senior Fondazione Agnelli, con la partecipazione di Franco Mollica – Dirigente dell’Istituto Comprensivo Casanova Costantinopoli di Napoli ed Elena Crucitti – Responsabile Arcipelago Educativo di Rosarno Cooperativa E.D.I.. L’edizione 2022 del progetto, che ha coinvolto complessivamente più di 1.000 bambine, bambini e adolescenti tra i 9 e i 14 anni, è stata realizzata in collaborazione con 41 scuole primarie e secondarie di primo grado in 17 diversi Istituti Comprensivi di Torino, Milano, Venezia-Marghera, Aprilia (LT), Ancona, Napoli, Rosarno (RC), Bari e Palermo, a partire dall’individuazione, da parte dei docenti, dei minori maggiormente a rischio e dalla definizione congiunta con gli educatori dei piani di apprendimento individuali in funzione del rientro a scuola a settembre.
L’intervento, realizzato all’interno del contesto scolastico da Save the Children Italia con i suoi partner territoriali, ha previsto 100 ore di sostegno in presenza per ciascun beneficiario, suddivise tra laboratori didattici, tutoraggi personalizzati per un recupero degli apprendimenti sulla base dei bisogni individuati dai docenti e uscite didattiche in natura o in contesti artistico-culturali. La giornata tipo di Arcipelago Educativo iniziava con le attività di riscaldamento, per coinvolgere l’intero gruppo, e quelle metacognitive, per stimolare la riflessione sul processo di apprendimento in corso. A queste seguivano attività per il rafforzamento degli apprendimenti, in un contesto di gioco e divertimento. Lo sviluppo delle abilità matematiche con gli sport di squadra, lo studio delle frazioni usando il domino, l’utilizzo delle espressioni idiomatiche per riflettere sulla lingua e lo studio della storia attraverso la toponomastica del proprio quartiere, ma anche l’organizzazione di un safari urbano alla ricerca della flora e della fauna cittadine, e di uscite outdoor per conoscere le bellezze della città e della natura, luoghi spesso mai visitati prima dai partecipanti al progetto.
Allo stesso tempo, durante lo svolgimento del progetto, genitori, docenti e gli stessi studenti hanno potuto accedere al taccuino educativo che monitora il percorso educativo fatto da ciascuno (strumento predisposto in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano-Bicocca). Inoltre, i genitori hanno partecipato attivamente firmando un patto di corresponsabilità rispetto agli obiettivi del progetto e beneficiato di un servizio di messaggistica multi-lingue che ha fornito, durante tutta l’estate, spunti per attività educative da realizzare in autonomia a casa.
“Sappiamo anche dalla ricerca internazionale – ha sottolineato Andrea Gavosto, direttore della Fondazione Agnelli – che le lunghe interruzioni scolastiche, come la pausa estiva, possono portare a perdite di apprendimenti. La pandemia ha purtroppo confermato il rischio queste perdite, che possono penalizzare particolarmente gli studenti più fragili, diventando per alcuni l’anticamera della dispersione scolastica. Ecco perché oggi occorre definire percorsi didattici per contrastare e recuperare queste perdite. La valutazione d’impatto di Arcipelago Educativo ci aiuta a dire, con rigore scientifico, quali siano le soluzioni più efficaci, per chi e in quali situazioni funzionino meglio. I risultati non confermano solo la validità del progetto insieme a Save the Children, ma crediamo dicano qualcosa d’importante al mondo della scuola e a chi decide le politiche scolastiche, anche con l’obiettivo di spendere nel modo migliore le risorse del PNRR.”
Come si è svolta la valutazione d’impatto e quali sono stati i risultati del progetto? Sia gli allievi che in estate hanno partecipato alle attività di Arcipelago Educativo (722) sia quelli che non vi hanno partecipato (ma che hanno potuto beneficiare dell’intervento in autunno) e facevano parte del gruppo cosiddetto “di controllo” (316) hanno effettuato alla fine delle lezioni a giugno un test per misurare le loro conoscenze in Italiano (grammatica e comprensione del testo) e Matematica (aritmetica e geometria). A tutti è stato riproposto lo stesso test alla chiusura delle attività di Arcipelago Educativo, appena prima o appena dopo che le scuole riaprissero i battenti. La differenza fra i risultati dei due gruppi nei due test ha permesso di capire se e quanto l’intervento sia stato efficace. Gli esiti sono stati positivi e superiori alle attese.
L’analisi condotta da IRVAPP ci dice, infatti, che le studentesse e gli studenti partecipanti al progetto non soltanto hanno evitato le perdite di apprendimento che avrebbero subito in assenza dell’intervento, ma grazie a questo hanno raggiunto un livello di conoscenze superiore a quello rilevato dal test alla fine dell’anno scolastico precedente. In particolare, mentre chi non ha goduto dell’intervento estivo ha perso terreno in tutte le materie testate (da molto poco in grammatica a molto in aritmetica), chi invece ha partecipato alle attività di Arcipelago Educativo ha guadagnato sistematicamente in tutte le materie (e soprattutto in comprensione). L’intervento ha dunque più che compensato le perdite estive e i risultati sono stati significativi (anche in senso statistico) in entrambi gli ambiti disciplinari, con un progresso stimato corrispondente a circa 2 mesi di apprendimento in Matematica e a 3,5 mesi in Italiano.
Questi risultati positivi sono stati ottenuti trasversalmente negli Arcipelaghi di tutte le città, nonostante situazioni assai differenziate per ciò che riguarda il profilo e le fragilità degli studenti. Vi erano Arcipelaghi (come Torino) dove elevatissima era la presenza di studenti con background migratorio, altri – specie al Sud e soprattutto a Palermo – dove questa presenza era irrisoria o nulla, mentre invece rilevante era quella di allievi con Bisogni Educativi Speciali (BES) e Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), o forte disagio sociale.
Se i risultati sul piano cognitivo sono stati positivi, notizie buone o comunque interessanti ci sono anche su sul versante motivazionale e delle competenze socio-emotive. Fra chi ha partecipato alle attività di Arcipelago Educativo è cresciuto in modo significativo l’interesse a imparare cose nuove, a capire ciò che si studia, a migliorare le proprie competenze. Allo stesso tempo, si è osservato che fra chi ha beneficiato dell’intervento è maggiore la preoccupazione per il nuovo anno scolastico e per le verifiche che li attendono, sintomo questo di una maggiore aspettativa nei confronti dei propri risultati scolastici. Più in generale, il ritorno alle consuete attività di classe, spesso ritenute noiose e poco stimolanti dai partecipanti alla valutazione, è vissuto con maggiore attenzione. Si può perciò affermare che uno degli insegnamenti che ci vengono dalla valutazione d’impatto di Arcipelago Educativo, oltre all’utilità di riproporre il progetto anche nei prossimi anni, è che i rischi di perdite di apprendimento e di dispersione possono essere evitati seguendo metodologie e proposte simili, con uno sforzo importante di innovazione didattica che rendano le ore di lezione più coinvolgenti e motivanti.
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