Scuola, i libri usati si comprano sul web. Le bancarelle: «Crollo vendite del 50%»

Nuovo anno scolastico

«Da quando c’è Amazon è stato inevitabile un calo di vendite» spiega Giulio Guerani, gestore del Banco 16 di Lungotevere Oberdan a Roma

di Redazione scuola

(Gregory Lee – stock.adobe.com)

2′ di lettura

Con l’avvento dell’online, sempre più persone e famiglie comprano libri su Internet. È facile, veloce e conveniente. Una piattaforma e-commerce come Amazon permette di trovare libri usati a basso costo, restituirli se si desidera renderli indietro e anche rivenderli, consentendo al venditore di guadagnarci e al cliente di risparmiare. Tanto che in questi giorni, che coincidono con l’inizio dell’anno scolastico, proprio su Amazon, nella categoria “Bestseller”, troviamo principalmente libri di testo per medie e licei a prezzi scontati.

Le quote

Tra i più venduti c’è per esempio un manuale di fisica che di seconda mano viene circa il 20% di meno rispetto al nuovo, così come quello di storia. Il libro di biologia, a circa 16 euro se preso nuovo, si può trovare a 11 euro usato, con un risparmio di oltre il 30%. Tra i più venduti anche il vocabolario di latino, acquistabile usato a 67 euro. Se colossi come Amazon, veri e propri player economici a livello mondiale, hanno potuto beneficiare di questa tendenza all’acquisto virtuale, a pagare il conto sono le piccole realtà cittadine, spesso a conduzione familiare, a cominciare dalle bancarelle di libri usati.

Le reazioni

Alcuni gestori della Capitale, intervistati dall’Adnkronos, hanno tutti evidenziato la riduzione delle vendite e il calo degli acquirenti sia per i testi scolastici che per i libri usati in generale: «La diminuzione della clientela è grossa. L’online – e Amazon in particolare – sta prendendo molto del mercato del libro. Tantissime librerie, bancarelle e anche edicole stanno chiudendo. La situazione è allarmante: a Roma eravamo 30 bancarelle di libri usati non scolastici e ora siamo in 5», dice Alberto Maccaroni, famoso libraio di piazzale Flaminio, titolare della celebre bancarella del professore. Non vanno meglio i libri di testo scolastici, come spiega Giulio Guerani, gestore del Banco 16 di Lungotevere Oberdan: «Da quando c’è Amazon – spiega – è stato inevitabile un calo di vendite. Noi cerchiamo di essere competitivi facendo prezzi più bassi, arrivando a scontare i libri anche di metà prezzo, ma il calo di affluenza è notevole: rispetto a 4 o 5 anni fa le persone che vengono da noi sono calate di almeno il 50%. Le case editrici poi fanno sempre nuove edizioni e per noi non è facile reperirli usati». Prova, invece, a guardare il bicchiere mezzo pieno Marcello del Banco 18: «Siamo in linea con gli altri anni, ormai è un calo generalizzato. Oltre ad Amazon, c’è poi il problema che siamo un Paese che non fa più figli. Cerchiamo comunque di difenderci con il passaparola, molte famiglie trovano ancora conveniente venire da noi».

, 2022-09-13 17:30:00, «Da quando c’è Amazon è stato inevitabile un calo di vendite» spiega Giulio Guerani, gestore del Banco 16 di Lungotevere Oberdan a Roma, di Redazione scuola

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Exit mobile version