Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara promuove una riforma mirata al voto di condotta per contrastare violenze e comportamenti inadeguati a scuola, ma alcune istituzioni scolastiche sembrano inclini a percorrere una strada diversa.
L’innovazione emerge da esperimenti condotti in alcune scuole che, abolendo voti e quadrimestri, intendono alleviare l’ansia degli studenti, un male accentuato dalla recente emergenza sanitaria.
Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi, a La Repubblica, invita a una riflessione ponderata prima di procedere con riforme affrettate. Sostiene che la società contemporanea, profondamente diversa da quelle precedenti, richiede una valutazione attenta delle metodologie pedagogiche adottate.
Le sperimentazioni in atto ricevono il plauso di Giannelli, che vede nell’innovazione una risposta ai problemi attuali del sistema scolastico. Evidenzia come la Finlandia e la Corea del Sud abbiano già intrapreso percorsi innovativi in materia di valutazione. Mentre la Finlandia ha abolito i voti, la Corea del Sud ha mantenuto un sistema di valutazione, eliminando però le bocciature.
Giannelli sottolinea l’importanza di un dibattito ampio che includa una preparazione adeguata e la formazione del corpo docente. L’abolizione dei voti, secondo lui, non può essere improvvisata ma necessita di un percorso ben strutturato che guidi docenti e studenti verso un sistema di valutazione più equo e costruttivo.
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