Scuole aperte destate, Valditara precisa: Tutto su base volontaria, ma dobbiamo aiutare le giovani coppie nel mettere al mondo figli

L’apertura delle scuole durante l’estate rappresenta un nuovo progetto del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, che mira a risolvere due problemi di rilievo: la dispersione scolastica e l’onere finanziario dei centri estivi per le famiglie.

Questa proposta, come rivelato in un’intervista a Libero, è stata concepita per assistere gli studenti che necessitano di recuperare e per potenziare la formazione nell’ambito dell’Agenda Sud.

Quest’iniziativa utilizza i fondi del Pnrr e del Pon per combattere la dispersione scolastica. Quest’anno sono state aggiunte 768 scuole ai 2800 istituti già coinvolti, per un totale di oltre 3500 scuole disponibili per progetti individuali. L’offerta riguarda studenti di ogni ordine e grado, da quelli della scuola primaria fino alle scuole superiori, con la partecipazione su base volontaria.

La riforma includerà anche la formazione extracurricolare all’interno del tutorato e dell’Agenda Sud. L’offerta per le famiglie sarà inoltre arricchita e ampliata, coinvolgendo più di 60mila studenti. Il Ministro vede in questo una soluzione per garantire un aiuto concreto alle famiglie e alle giovani coppie, sostenendo che ciò rappresenta “un elemento determinante nell’aiutare giovani coppie a sentirsi maggiormente garantite e meno preoccupate nel mettere al mondo figli”, nonché un contributo a favore delle donne lavoratrici.

L’obiettivo è offrire un’alternativa ai costosi centri estivi, mentre si contribuisce a combattere la dispersione scolastica. In definitiva, si tratta di un piano strutturato per una scuola estiva più ampia e variegata, in grado di soddisfare le esigenze di studenti e famiglie.

Non sarà allungamento dell’anno scolastico

A Rai Radio 1, Valditara ha precisa che l’obiettivo primario di questa proposta è di combattere la dispersione scolastica e di aiutare a colmare eventuali lacune nel percorso formativo degli studenti. Tuttavia, non si tratta di un semplice prolungamento dell’anno scolastico, ma di un’idea più ambiziosa e focalizzata sul singolo studente: un progetto di tutorato che prevede la personalizzazione della formazione.

Attraverso l’approvazione volontaria delle famiglie, le scuole potrebbero utilizzare ore extracurriculari, comprese quelle estive, per potenziare la formazione dei loro studenti. Se coinvolgono i docenti, queste ore verranno compensate adeguatamente.

Valditara ha annunciato che per quest’anno sono previsti progetti estivi per 2800 istituti. Questo rappresenta un aumento significativo rispetto all’anno precedente, con l’aggiunta di altri 756 istituti al piano biennale da 100 milioni di euro. In totale, sono previsti 60.000 studenti coinvolti nel corso dell’estate.

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