Scuole in affanno a Palermo: ritardo nel servizio mensa. Una preside: Garantiamo il tempo pieno con il pranzo al sacco

Emergenza mensa a Palermo. Un rinvio dell’avvio del servizio di mensa ha messo a dura prova la pazienza di docenti, genitori e studenti. Il caso di un istituto comprensivo.

Il rinvio dell’apertura della mensa è stato comunicato solo pochi giorni fa, nonostante il consiglio di istituto avesse già deliberato l’avvio del tempo pieno, con la possibilità per gli studenti di portare il pasto da casa. Un’opzione che, tuttavia, necessita di aderire a determinati criteri stipulati da un regolamento.

La reazione dei genitori, secondo la preside, è stata di attesa avendo già sperimentato situazioni simili in passato. Tuttavia, la mancanza di una nuova data per l’avvio del servizio di mensa da parte del Comune lascia un velo di incertezza che grava sulla comunità scolastica.

A peggiorare ulteriormente le cose, sono emersi problemi infrastrutturali significativi. Lavori di manutenzione straordinaria al tetto hanno costretto la scuola a chiudere il secondo piano, relegando così i bambini più piccoli nei locali della mensa. Sebbene la ditta incaricata dei lavori abbia assicurato il ripristino entro il 15 ottobre, il disagio è palpabile.

Il rapporto tra la scuola e il Comune pare essere teso. La recente richiesta di un computo metrico stimativo dei lavori per la manutenzione straordinaria, firmato da un professionista, ha aggiunto ulteriore burocrazia, rallentando i processi. L’assessore Tamajo, contattato per chiedere chiarimenti, non ha ancora fornito una risposta, aumentando la frustrazione e la sensazione di abbandono.

In un’intervista a La Repubblica, la dirigente scolastica sottolinea l’importanza di una programmazione adeguata, evitando di operare in una continua emergenza. L’esigenza di sfruttare il periodo estivo per preparare le scuole all’accoglienza degli alunni è forte, così come la necessità di garantire servizi essenziali come il riscaldamento in modo tempestivo.