Segregata e stuprata in un b&b: i violentatori davanti ai giudici

di Ilaria Sacchettoni

I fatti risalgono all’ottobre 2020 alla Borghesiana. Le accuse nei confronti di due ragazzi sono di sequestro di persona e stupro mentre un terzo rischia il concorso morale

Una volta di più si annuncia faticoso e crudele per la vittima, una ragazza di 29 anni che chiameremo Dora, assistere al processo nei confronti dei suoi tre presunti stupratori. Un dibattimento, quello che si è aperto ieri (carico di dettagli, ricordi, parole e umori) che dovrebbe appurare le responsabilità dei tre coetanei nei suoi confronti ma che già si annuncia in salita per la donna. Nulla era trapelato dell’inchiesta ma i fatti risalgono a ottobre 2020, anno primo della pandemia. È sera e in un pub alla Borghesiana (il Moebius) si incontrano Dora, un’ amica e il suo fidanzato di origine albanese, ormai ben inserito nel tessuto sociale metropolitano. Il ragazzo viaggia in compagnia. Altri due coetanei, di origine albanese a loro volta, lo accompagnano.

Sono «tipi che ottengono sempre quello che vogliono» li presenta lui. Lei, Dora, interpreta questo come un invito a non irritarli, a non fronteggiare quei progetti serali. Esce dal Moebius con loro, tutti hanno bevuto, ma i piani per la serata non potrebbero essere più divergenti. Dora, che in origine cercava solo svago, ora si preoccupa di non contraddire i suoi accompagnatori, subisce forse le loro attenzioni. La sua amica, nel frattempo, si è eclissata lasciandola sola e senza le chiavi della propria auto, sottratte da uno dei tre. Due dei tre albanesi insistono per farla salire in un bed and breakfast della zona. Lei li segue remissiva in parte per paura, in parte pensando di guadagnare tempo e di poter orientare ancora una volta il resto della serata. Certo non immagina. Invece viene chiusa a chiave e sottoposta a umiliazioni e minacce. I due albanesi hanno con lei rapporti sessuali. La paura di Dora sale. È sola e senza altra via di uscita che compiacerli. L’unica strada per la sopravvivenza. L’abuso si compie «con l’aggravante — recita ora il capo d’imputazione — di aver profittato di circostanze di tempo, luogo e persona tali da ostacolare la pubblica o privata difesa». Chiusa a chiave nel bed and breakfast la ragazza può solo subire. Così va la notte, quindi la mattina e un’altra ancora. Dora si presenterà ai carabinieri della compagnia di Frascati otto giorni dopo la violenza.

L’inchiesta della pm Gabriella Fazi si concentra su due ipotesi di reato, quella di sequestro di persona e l’altra di violenza sessuale. I due autori materiali dello stupro sfuggono a un arresto (richiesto ma non concesso dal gip) mentre il terzo, l’amico, viene indagato per concorso morale nei fatti: la presentazione dei due albanesi sotto una luce inquietante è interpretata alla stregua di una vera e propria minaccia che ha la meglio sulla volontà della vittima. L’amica dell’albanese, la ragazza che lasciò sola Dora, indagata a sua volta per concorso morale, sarà successivamente archiviata. Al processo (a porte chiuse come sempre in casi del genere) l’avvocato della difesa, Dario Candeloro, esprime i suoi dubbi in merito: «I fatti raccontati dalla presunta vittima appaiono assolutamente contraddittori, infondati e privi di qualsiasi riscontro. La posizione del nostro assistito (presunto concorrente morale nel reato) risulta essere scevra da rilievi penali considerato che lo stesso nemmeno si trovava sul luogo del riferito abuso

5 aprile 2022 (modifica il 5 aprile 2022 | 07:56)

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, 2022-04-05 12:28:00, I fatti risalgono all’ottobre 2020 alla Borghesiana. Le accuse nei confronti di due ragazzi sono di sequestro di persona e stupro mentre un terzo rischia il concorso morale , Ilaria Sacchettoni

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