Semplificazione, Valditara: 'Oggi in CdM annuncerò un importante piano a vantaggio del personale scolastico, DS e famiglie' – Tuttoscuola,

Oggi annuncerò un primo piano in venti punti di forte semplificazione e voglio dire che questo piano nasce col confronto con i sindacati. E’ solo l’inizio, è un cantiere aperto, nella scuola il tema della semplificazione è assolutamente centrale, utilizzando anche le nuove tecnologie”. Così il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara spiega quanto già annunciato lo scorso 19 aprile intervenendo al seminario dello Snals-Confsal “Il Pnrr per l’Istruzione e la Ricerca: idee, progetti, processi, fatti, risultati. Il punto della situazione e prospettive”.  “La scuola è comunità – ha aggiunto -, il ruolo decisivo è della persona, del docente, tutto il resto è utilissimo ma va governato”.

Il piano di semplificazione andrà, secondo il ministro Valditara, “a vantaggio del personale scolastico, dei dirigenti, delle famiglie. La scuola è comunità  – ha concluso il ministro – lo abbiamo visto durante il covid: il mondo della scuola, eroicamente, senza strumenti particolari, ha messo a disposizione la propria professionalità per consentire la dad. Ma abbiamo visto quali drammatici esiti ha avuto la mancanza del contatto diretto, anche tra i ragazzi”.

Nel corso del seminario dello Snals-Confsal, Validtara ha poi parlato della questione salariale: “Cercherò di battermi, pur in un contesto non facile, per far aumentare gli stipendi, mi batterò per far avere più soldi agli insegnanti magari usando i Pon o i fondi Pnrr”, ha aggiunto il ministro impegnandosi ancora una volta con i docenti e ribadendo di nuovo che il obiettivo è quello di “rimettere al centro del dibattito pubblico italiano la scuola” e “avere una visione strategica, e non una riformetta qui e una là”.  Il ministro ha anche rivolto un ringraziamento agli insegnanti perché pur con stipendi modesti, mediocri, stanno facendo una missione ma noi non possiamo sfruttare questa generosità. Dobbiamo avere il coraggio, la capacità di trovare risorse magari anche dal privato. Perché anche i privati devono mobilitarsi perché la scuola è di tutti”.

Valditara ha inoltre detto di volere “una scuola serena, dove gli insegnanti entrano a scuola serenamente. Ecco perché ci tengo tanto anche al rispetto della figura dell’insegnante, ecco perché i cellulari” non devono uscire dallo zaino. Si tratta di “una questione semplicemente di rispetto. Così come lo Stato che si costituisce parte civile. Tutte queste sono piccole cose ma devono restituire valore, dignità, autorevolezza agli insegnanti, che devono entrare in classe serenamente. Perché è ovvio che se tu dai condizioni economiche un pò più dignitose, l’insegnante capirà che non stai sfruttandolo“.

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