Sentite la necessità di fare pipì con urgenza e di frequente? Potrebbe trattarsi di vescica iperattiva

di Antonella Sparvoli

Questa condizione è più diffusa tra le donne ma interessa anche gli uomini. A causare i sintomi è la perdita di controllo su un muscolo che si contrae in modo involontario

Se avete bisogno di urinare in continuazione, anche di notte, magari con un’impellenza tale da rischiare perdite involontarie di urina, potreste far parte della nutrita schiera di persone che soffrono di vescica iperattiva. Si calcola che questa condizione interessi circa il 10-15 per cento degli adulti, fino a raggiungere punte del 40 per cento passati i 40-45 anni. Molti, per timore o pudore, convivono con questi disturbi senza farne parola con nessuno, spesso con pesanti ricadute sulla qualità di vita (qui il Forum di Corriere Salute).

Che cosa intende per vescica iperattiva?

«Si tratta di una condizione che comporta un significativo aumento della frequenza delle minzioni giornaliere e/o notturne, con caratteristiche di impellenza, cosa che talvolta può portare a una perdita involontaria di urina (incontinenza da urgenza) — premette Luigi Da Pozzo, professore di Urologia all’Università di Milano Bicocca e direttore dell’Urologia dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo —. Colloquialmente quando si parla di vescica iperattiva si fa riferimento a disturbi riferiti dalla donna. Tuttavia questi stessi sintomi sono frequenti anche nel maschio (se non di più, dopo una certa età) perché secondari all’ostruzione vescicale causata dalla diffusa ipertrofia prostatica. Nell’uomo, però, accanto a sintomi dello riempimento vescicale analoghi a quelli della donna, possono essere presenti anche disturbi dello svuotamento vescicale, in particolare flusso urinario rallentato e intermittente».

A che cosa è dovuta?

«Il normale funzionamento della vescica richiede il coordinamento di fattori muscolo-scheletrici, neurologici e psicologici che ne permettono il riempimento e lo svuotamento nei tempi e nei luoghi più opportuni. Questo sistema è sotto il controllo di “centraline nervose” collocate nel cervello e nel midollo spinale. Nei pazienti affetti da vescica iperattiva, di fatto, viene perso il controllo sulla contrazione del muscolo detrusore che compone la parete vescicale. In pratica questo muscolo si contrae in modo involontario e determina uno stimolo impellente a urinare. A ciò spesso si associa una ipersensibilità vescicale alla distensione, che comporta una precoce sensazione di stimolo intenso a urinare, pur in assenza di un obiettivo riempimento della vescica».

Come si può curare?

«Per contrastare la vescica iperattiva si può partire da semplici consigli comportamentali fino ad arrivare a terapie farmacologiche o chirurgiche. Tra gli accorgimenti utili rientrano l’equilibrata distribuzione dell’assunzione di liquidi durante la giornata, il calo ponderale e la riduzione dell’assunzione di sostanze che possono influire negativamente sulla condizione, come caffeina, teina, fumo di sigaretta e bevande alcoliche. A ciò possono essere associati, con successo soprattutto nelle donne, gli esercizi di Kegel, in grado di rafforzare il piano pelvico-perineale con un effetto positivo sulla capacità di continenza.

Se questo approccio non è sufficiente si può optare per una terapia farmacologica, differente per la donna e per l’uomo. Nella donna si utilizzano farmaci anticolinergici (ossibutinina, tolterodina, solifenacina, fesoterodina) fino al più moderno farmaco agonista muscarinico (mirabregon), impiegato in genere nei casi di intolleranza o controindicazione all’assunzione dei primi. Nei casi refrattari a questi trattamenti è possibile passare all’i nstillazione di farmaci anestetici, miorilassanti o acido ialuronico all’interno della vescica, mentre più di rado si ricorre all’iniezione di tossina botulinica nella parete vescicale. Infine in casi molto ben selezionati si può considerare l’impianto di neurostimolatori midollari per controllare i sintomi».

9 maggio 2022 (modifica il 11 maggio 2022 | 06:39)

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, 2022-05-11 04:40:00, Questa condizione è più diffusa tra le donne ma interessa anche gli uomini. A causare i sintomi è la perdita di controllo su un muscolo che si contrae in modo involontario, Antonella Sparvoli

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