Sicurezza stradale, corsi extracurriculari nelle scuole con lattribuzione di crediti per gli studenti. BOZZA DDL [PDF]

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti punta sulla linea dura contro l’uso di stupefacenti e l’abuso di alcol alla guida. Un nuovo disegno di legge in arrivo in Consiglio dei Ministri (riunione fissata per le 17:00) propone regole molto più severe.

In primo luogo, chi viene fermato dopo aver assunto droghe subirà immediatamente la sospensione della patente. Mentre per gli ubriachi recidivi, si prevede l’obbligo dell’alcolock. Questo dispositivo, collegato al sistema di accensione del veicolo, ne blocca l’accensione in caso di positività all’alcol test.

La normativa intende andare oltre, punendo severamente comportamenti alla guida che generano statisticamente alta incidentalità. Chi viene sorpreso alla guida con il cellulare in mano, a contromano o impegnato in altre manovre pericolose rischia la sospensione della patente e, nei casi più gravi, la revoca definitiva del documento di guida.

Il Ministero ha anche espresso l’intenzione di proteggere di più i ciclisti, soprattutto in caso di sorpassi. Saranno rafforzate le garanzie a favore di questo gruppo di utenti della strada, spesso esposto a rischi elevati.

Infine, il disegno di legge introduce regolamentazioni più chiare sui monopattini. Gli utenti dovranno rispettare l’obbligo di targa, assicurazione e casco. Queste misure mirano a garantire la sicurezza dei conducenti di monopattini e degli altri utenti della strada.

BOZZA DDL SICUREZZA STRADALE [PDF]

RELAZIONE TECNICA [PDF]

RELAZIONE ILLUSTRATIVA [PDF]

Cosa è previsto per la scuola

L’articolo 4 apre un nuovo capitolo nell’educazione alla sicurezza stradale nelle scuole. Questa innovazione, che mira a sensibilizzare gli utenti sulle questioni di sicurezza stradale e a incentivare la partecipazione a corsi di formazione, introduce un nuovo comma 2-ter all’articolo 230 del Codice della Strada, come segnala la relazione illustrativa.

La sua implementazione prevede l’attribuzione di un credito di due punti alla patente dopo la partecipazione a corsi extracurricolari di educazione stradale. Questi corsi sono organizzati da istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado, sia statali che paritarie, e riguardano le patenti elencate nell’articolo 115, comma 1, lettera b) e c).

L’individuazione dei formatori e la definizione delle modalità per lo svolgimento delle attività extracurricolari e per la certificazione sono rimandate a un decreto del Ministro dell’istruzione e del merito, in concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e il Ministro dell’interno.

Nella relazione tecnica si legge che la promulgazione dell’Articolo 4 non comporta nuovi o maggiori oneri per il bilancio dello Stato, in quanto il punteggio aggiuntivo viene assegnato al momento del rilascio della patente dopo la frequenza di corsi non obbligatori di educazione stradale.

Questa iniziativa si inserisce in un quadro di numerose azioni intraprese dal Ministero per promuovere la cultura della prevenzione e della sicurezza stradale. Tra queste, spicca il Progetto EDUSTRADA, avviato nel 2017, e l’attivazione della Piattaforma Nazionale sull’Educazione Stradale (EDUSTRADA-PNES), che offre un’ampia gamma di progetti formativi.

L’attuazione della norma viene assicurata con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, senza imporre nuovi o maggiori oneri al bilancio pubblico.

Il provvedimento che riguarda la scuola era stato annunciato dal ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara: “Ci saranno norme dedicate all’educazione stradale” dichiara il ministro a Sky Tg24. “In particolare daremo dei crediti ai ragazzi che dovranno frequentare corsi di educazione stradale all’interno dell’educazione alla cittadinanza. Crediti che serviranno a loro per l’acquisizione della patente”, precisa Valditara.

“Credo che ci debba essere un investimento significativo nel percorso di educazione a comportarsi correttamente quando in mano si ha una moto o una macchina” aggiunge il ministro che puntualizza: “Il rischio di causare una tragedia è sempre dietro l’angolo”. Poi conclude: ”Codice stradale anche nelle scuole, bisogna partire con questa forte responsabilizzazione dei ragazzi.”

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