Sigarette elettroniche usa e getta, il boom tra gli adolescenti: fanno male?

di Cristina Marrone

Facilit d’uso e prezzo contenuto rendono le e-cig appetibili anche ai minorenni nonostante i divieti. I sali di nicotina tuttavia provocano quattro volte pi dipendenza e anche gli aromi alla sola frutta non sono innocui con carie e lesioni precancerose

Sono colorate, eleganti, del tutto simili a penne USB e sprigionano aromi molto amati dagli adolescenti al gusto di lampone, menta, coca cola, melone e tanto altro. Sono le sigarette elettroniche usa e getta, le ultime arrivate nel variegato mondo dello svapo. Quando si fumano queste sigarette, il liquido a base di nicotina o senza nicotina viene riscaldato e produce aerosol. Il vapore che si forma viene inalato proprio come succede con le tradizionali sigarette elettroniche ma, a differenza di queste, non possono essere ricaricate perch sono appunto monouso.

Il giro di affari

La facilit d’uso, il prezzo contenuto (circa 8-11 euro), uniti al fatto che i dispositivi sono esposti in bella vista accanto alle gomme da masticare in tabaccheria, rendono questo prodotto molto appetibile per i ragazzi che facilmente aggirano il divieto di vendita ai minori di 18 anni comprando sul web o incaricando dell’acquisto un amico maggiorenne . Negli Stati Uniti le utilizza un ragazzo su 4. A livello mondiale, tenendo conto del mercato globale che racchiude tutti i diversi dispositivi di sigarette elettroniche, quello dello svapo un settore economico in grande espansione che passato dai 17 milioni di euro nel 2018 ai 20 nel 2022. Le stime dicono che il mercato delle sigarette elettroniche dovrebbe raggiungere un giro d’affari pari a 35, 70miliardi nel 2026 : un raddoppio in soli otto anni.

Aerosol poco visibile

Le sigarette elettroniche girano nelle scuole e addirittura in classe. Sono disponibili in vari colori e costano poco, per questo sembra che piacciano. Le e-cig usa e getta non emanano fumo, ma solo un aerosol che poco visibile commenta Roberto Boffi, responsabile della Pneumologia e direttore del Centro Antifumo dell’Istituto dei Tumori di Milano. In classe difficilmente gli insegnanti riescono a capire se lo studente sta consumando nicotina, neppure dall’odore che coperto da quello degli aromi. Le sigarette elettroniche usa e getta stanno avendo un boom clamoroso – conferma Luisa Mastrobattista, psicologa, ricercatrice al Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’Istituto Superiore di Sanit – perch i prezzi sono accessibili anche per i giovanissimi. Molte e-cig sono senza nicotina ma contengono comunque altre sostanze che potrebbero essere tossiche: si trovano all’interno del liquido di ricarica oppure si sprigionano durante l’aerosol. Non dimentichiamoci poi che i ragazzi spesso iniziano con i prodotti senza nicotina per poi passare a quelli con nicotina. Ormai lo dimostrano numerosi studi, ma proprio questo che dobbiamo evitare.

Quanti sono gli svapatori

Ufficialmente secondo l’ultimo report dell’Istituto Superiore della Sanit gli svapatori sono il 2,4 per cento della popolazione, pari un milione e duecentomila persone e la maggior parte di loro sono fumatori duali cio fumano anche sigarette tradizionali (spesso nel tentativo di smettere di fumare sono finiti a usarle tutte e due). Oltre il 70% di fumatori di e-cig sceglie quelle con nicotina. A questi numeri si aggiunge un 3,5% di popolazione generale che ha dichiarato di aver utilizzato la e-cig in passato. Ma in realt esiste tutto il sommerso degli adolescenti che sfuggono dalle statistiche ufficiali: non potrebbero utilizzare le sigarette elettroniche, ma lo fanno lo stesso (e neppure lo nascondono).

La mancata percezione del pericolo

Sempre pi insegnanti, anche di scuole medie, segnalano che i loro studenti svapano. Sono tra l’altro sempre pi numerose le chiamate al numero verde antifumo, messo a disposizione dall’Istituto superiore di Sanit, da parte di genitori che chiedono informazioni sulle sigarette elettroniche usa e getta. Domandano spesso se sia vero che non fanno male. evidente che ci sia una falsa percezione sul loro reale impatto sulla salute sottolinea Luisa Mastrobattista. Gli aromi vanno a mascherare il sapore della nicotina – aggiunge – e chi svapa non ne sente il fastidio n percepisce il pericolo. Questi aromi per sono quelli testati solo per uso alimentare, ma non per uso inalatorio: ad oggi non sappiamo se possono creare problemi se assunti attraverso le vie respiratorie.

Il sondaggio

Inquietanti i risultati di un sondaggio voluto proprio dall’Iss. Il 25% della popolazione intervistata crede che le e-cig siano un dispositivo medico; il 24% della popolazione generale e il 34% dei fumatori convinto che svapando non ci siano conseguenze sulla salute. Il 30% dei fumatori crede che la e-cig non crei dipendenza.

Il nodo dei sali di nicotina e della dipendenza

importante fare cultura sul tema e spiegare che le sigarette elettroniche, per, non sono prive di pericoli e sono sempre pi numerosi gli studi scientifici che lo dimostrano. Vero che con le e-cig viene inalato dell’aerosol e non del fumo, quindi non sembrerebbe esserci un legame diretto con il tumore al polmone. Tuttavia si stanno accumulando prove scientifiche su altri effetti negativi sull’organismo. Uno studio del New England Journal of Medicine ha evidenziato che le nuove sigarette elettroniche, molte delle quali contengono sali di nicotina, provocano quattro volte pi dipendenza rispetto alla nicotina contenuta nelle sigarette tradizionali e rappresentano cos la porta di ingresso per il vero tabacco avverte Boffi. I sali di nicotina vengono assorbiti infatti pi velocemente rispetto alla nicotina contenuta nelle sigarette tradizionali e raggiungono rapidamente il sistema nervoso centrale.

Carie, bronchiti, raucedini e metalli pesanti

Il problema di queste sigarette elettroniche dai gusti alla frutta proprio il loro alto potenziale di dipendenza perch chi le consuma assume molta nicotina in poco tempo. Il liquido delle sigarette elettroniche, anche senza nicotina, pu inoltre contenere sostanze chimiche potenzialmente dannose come il glicole propilenico o la glicerina, che possono irritare denti e gengive e favorire bronchiti, raucedini, mal di gola e peggioramento dell’asma. Come segnala un recente studio su Jama Open svapare aumenta il rischio di carie, perdita di denti e di lesioni precancerose. Nelle e-cig – sottolinea Boffi – sono presenti anche importanti concentrazioni di metalli pesanti come il nichel, titanio, argento, cadmio, cromo che si generano con il surriscaldamento della batteria: sono tutt’altro che innocui, ma non conosciamo ancora gli effetti a lungo termine.

Danno al DNA

Un altro lavoro appena pubblicato su Nicotine & Tobacco Research ha concluso che svapatori e fumatori subiscono livelli di danno al DNA simili, pi del doppio di quelli riscontrati tra i non fumatori. Pi si svapa pi il danno consistente, e vale anche per chi utilizza aromi alla frutta o alla menta. Il danno sul DNA delle cellule della mucosa della bocca predispone a tumori e patologie infiammatorie . Di recente un altro lavoro ha evidenziato che le sigarette elettroniche, proprio come le tradizionali potrebbero causare anche danni alle ossa. A tutto questo si aggiunge il pericolo del mercato illegale: non raro infatti incontrare per strada ragazzi con “bomboloni” da 1200 “puff”, il doppio di quelli venduti sul mercato, i cui contenuti sono totalmente sconosciuti.

Il danno ambientale

Le preoccupazioni non sono solo per la salute, ma anche ambientali. Le sigarette usa e getta hanno una vita limitata, circa 600 “sbuffate” che significa due giorni di svapo se si utilizzano in modo regolare. Sulle confezioni evidenziato che una volta consumate le e-cig andrebbero smaltite insieme alle batterie usate o ai rifiuti elettronici, ma molto facile trovare i tubi colorati nei cestini per strada o, peggio, lungo i marciapiedi. Un recente studio britannico suggerisce che la met dei vaporizzatori vengono gettati direttamente nella spazzatura. Secondo Material Focus, un’organizzazione senza scopo di lucro, ogni settimana nel Regno Unito vengono buttati via 1,3 milioni di vaporizzatori monouso (sufficienti a coprire 22 campi di calcio all’anno). Le 10 tonnellate di litio contenuti nei dispositivi buttati potrebbero caricare 1200 veicoli elettrici all’anno.

L’Istituto Superiore di Sanit mette a disposizione il servizio Telefono Verde contro il Fumo anonimo e gratuito (800-554088) dedicato a chi vuole smettere di fumare a cui risponde un team di psicologi dal luned al venerd dalle 10 alle 16

26 febbraio 2023 (modifica il 26 febbraio 2023 | 09:20)

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