La Smart è diventata un Suv: si chiama #1 ed è elettrica Come va |La nostra prova

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di Edoardo Nastri

La #1 (si pronuncia «hashtag one») è il primo modello nato da quando Smart, da sempre di proprietà di Mercedes-Benz, è diventato nel 2020 al 50% anche dei cinesi del gruppo Geely

Si chiama #1 ed è l’auto che segna un nuovo inizio per Smart. Dimentichiamoci le due posti che hanno inventato un segmento riscuotendo un certo successo in Italia, oggi il marchio punta a crescere a livello globale con una serie di modelli elettrici di medie dimensioni che arriveranno nei prossimi anni. La #1 (si pronuncia “hashtag one”) è il primo modello nato da quando Smart, da sempre di proprietà di Mercedes-Benz, è diventato nel 2020 al 50% anche dei cinesi del gruppo Geely che nella loro vasta gamma di marchi possono vantare anche Volvo e Lotus. Serviva, quindi, un modello che fosse più globale di una piccola vettura da città, 100% elettrico, con un nome riconoscibile in tutti i mercati (e cosa c’è di più internazionale oggi di un hashtag) e con l’architettura del momento: crossover. La #1 – lunga 4,27 metri, larga 1,82 e alta 1,63 – è frutto del lavoro congiunto di Mercedes e Geely: i tedeschi hanno curato il design di esterni e interni, i cinesi hanno fornito la piattaforma elettrica (SEA), curato il sistema multimediale e pensato alla produzione nello stabilimento del gruppo a Xi’an, nella Cina centrale, dal quale in 90 giorni le #1 prodotte raggiungeranno via mare le coste nord europee.

Stile fresco

“Lo stile della #1 è fresco: abbiamo optato per volumi pieni e poche linee, tutto a favore di aerodinamica per aumentare l’autonomia, ma giocando con colori e dettagli divertenti come il tetto a contrasto”, ci racconta Mattia Lusci, designer 30enne italiano del team Mercedes-Benz. A proposito di autonomia, la #1 può percorrere circa 440 chilometri con le batterie completamente cariche e i clienti possono scegliere due versioni di potenza. Per gli allestimenti Pro+, Premium e Launch Edition, la trazione è posteriore e il motore elettrico arriva a 200 kW (272 cavalli), mentre per i più sportivi c’è la versione Brabus (anch’essa prodotta in Cina) con due motori, uno per ciascun asse, trazione integrale e una potenza addirittura di 315 kW (428 cavalli). Messa alla prova sulle strade di Lisbona, la versione a trazione posteriore da 272 cavalli ha rivelato un comportamento agile nel traffico grazie all’ottima visibilità dalle grandi vetrate e un comportamento scattante vista l’elevata potenza. L’abitacolo è arioso e chi siede dietro gode di un buon spazio per la testa grazie a una linea del tetto che non scende troppo velocemente sul posteriore. Un piccolo neo si riscontra nella frenata rigenerativa presente in maniera importante quando si lascia l’acceleratore e che in autostrada, se non si usa il cruise control, potrebbe risultare fastidiosa non consentendo all’auto di veleggiare. Chi vuole il massimo delle prestazioni può scegliere la #1 Brabus che ti incolla letteralmente al sedile e arriva a 100 all’ora in 3,9 secondi (meglio di una Porsche 911).

Impostazione moderna

L’impostazione moderna del progetto ha portato a racchiudere molte funzionalità all’interno del sistema infotainment. Estremismi a parte (perfino gli specchietti si regolano dal display centrale da 12,9 pollici), il sistema ha una grafica fresca con icone colorate, divertenti e nel complesso intuitive. Qualcosa di diverso rispetto a quanto visto finora. La Smart #1 è ordinabile in Italia a partire dal 18 ottobre a un prezzo di partenza di 40.650 euro.

28 settembre 2022 (modifica il 28 settembre 2022 | 14:58)

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