“Io dico che non si deve entrare in classe con il cellulare. Lo si può lasciare all’ingresso o comunque fuori dalla lezione: a scuola si va per studiare, non per chattare”. Così il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, in occasione dell’evento “Milano direzione Nord, una nuova stagione per l’istruzione”.
Sull’utilizzo degli smartphone a scuola il no del ministro è stato dunque categorico e arriva dopo la proposta dei lavori socialmente utili per i ragazzi violenti. Secondo quanto riporta il Corriere.it, inoltre, il ministro starebbe lavorando all’istituzione del gruppo di lavoro per l’Autorevolezza e il Rispetto, un gruppo di esperti che dovrà “mettere a punto misure per valorizzare l’autorevolezza degli insegnanti, garantire il rispetto dei medesimi, dei compagni e dei beni pubblici da parte degli studenti”.
Sotto l’occhio di Valditara anche le occupazioni degli istituti, soprattutto nel caso di danni che, riferisce, a volte sono anche di migliaia di euro. Un patto di legalità con gli studenti, questo il suo obiettivo e “ chi viola questo patto deve risponderne per risarcimento danni in sede di giustizia civile”.
“Il rispetto verso i docenti, verso i dirigenti scolastici, il rispetto verso gli studenti, il rispetto verso i beni pubblici. Cioè – ha spiegato il ministro– dobbiamo educare i ragazzi alla cultura del rispetto”.
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, , Pubblicato da Redazione Tuttoscuola
“Io dico che non si deve entrare in classe con il cellulare. Lo si può lasciare all’ingresso o comunque fuori dalla lezione: a scuola si va per studiare, non per chattare”. Così il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, in occasione dell’evento “Milano direzione Nord, una nuova stagione per l’istruzione”. Sull’utilizzo degli smartphone a scuola il […]
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