Sofia Goggia, infortunio a St. Moritz: la frattura alla mano sinistra, i tempi di recupero, l’operazione e il rientro

di Flavio Vanetti

La campionessa bergamasca si rotta il secondo e terzo metacarpo della mano sinistra contro il palo di una porta. Il trasferimento in elicottero a Milano e il ritorno in Svizzera, lei vuole rientrare subito ma sar decisivo il parere dei medici

Ho sentito immediatamente dopo l’impatto che mi era successo qualcosa alla mano. All’arrivo quasi non la muovevo. Peccato, stata una bella gara. Far di tutto per essere pronta per la discesa di sabato (17 dicembre, ndr). Considerate pure queste parole come un grido di battaglia di Sofia Goggia perch la guerriera indomabile di nuovo sul sentiero delle sfide al limite, quelle praticamente impossibili (per la gente comune, perlomeno). Nella prima libera di St.Moritz, dove ha perso dopo mesi l’imbattibilit nella specialit ed giunta seconda alle spalle di un’altra azzurra, la bravissima Elena Curtoni, Sofia si rotta il secondo e il terzo metacarpo della mano sinistra dopo un violento cozzo contro un palo di una porta. Frattura scomposta, hanno stabilito gli accertamenti. Merce adatta a pianificare un’altra missione ai confini del miracolo: andare a Milano (grazie all’elicottero che la Red Bull tiene a disposizione per gli atleti della sua scuderia di sportivi), farsi immediatamente operare dal dottor Andrea Panzeri, tornare in serata in Engadina (sempre solcando il cielo) e presentarsi al cancelletto di partenza della discesa numero 2. E poi a quello del superG di domenica 18.

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— iamsofiagoggia (@goggiasofia) December 16, 2022

Marted 20 dicembre negli studi di Sky a Santa Giulia la vicecampionessa olimpica della libera (oltre che olimpionica nel 2018 e per tre volte vincitrice della Coppa di specialit) sar presente al vernissage del docu-film sul recupero che in soli 23 giorni la port dall’incidente dello scorso 23 gennaio a Cortina in superG (gara che per gli intrecci incredibili del destino anche quella volta fu vinta dalla Curtoni…) alla partecipazione ai Giochi di Pechino con tanto di salita sul podio. I miracoli da raccontare potrebbero allora diventare due: Panzeri all’inizio dell’anno coordin la complicata fase di riabilitazione (quella volta l’azzurra non fu operata: finire sotto i ferri avrebbe annullato la speranza di poter andare in Cina), stavolta dovr lavorare velocemente e di fino in sala operatoria per creare le condizioni di un’impresa che a rigor di logica appare impossibile.

Certo, bisogna attendere l’intervento e la valutazione post-operatoria. Goggia potrebbe anche non farcela, a dispetto delle bellicose dichiarazioni dopo il fattaccio (che, altro scherzo della sorte, quasi non ha permesso alla campionessa di gustare un risultato comunque ottimo che la conferma al vertice dei valori della discesa). Ma se solo ci sar un appiglio al quale aggrapparsi, lei lo acciuffer: fatta cos, ci prova sempre e probabilmente il cimento estremo (di qualunque tipo si tratti) scatena in lei un’adrenalina irrefrenabile. La sua storia piena di recuperi clamorosi: per citarne giusto un paio, nell’autunno 2018 si ruppe un malleolo ma riusc ad arrivare al Mondiale 2019 e a vincere l’argento in superG; l’incidente di Garmisch del 2021 le precluse il Mondiale 2021 a Cortina, per non le imped di farsi trovare pronta per le finali della Coppa del Mondo a Lenzerheide, dove si sentiva in grado di riconquistare il globo di cristallo della libera (che fu suo senza colpo ferire a causa della cancellazione della prova per le cattive condizioni meteo).

Insomma, mai stupirsi di Sofia. Quindi prepariamoci a seguire questa sua nuova avventura, ricordando che nello sport sono anche le riprese record da un guaio fisico a fare la storia di un atleta. Come scordare, sempre nello sci, Pirmin Zurbriggen? Nel gennaio 1985 vinse due discese scendendo con un menisco rotto e poi decise di operarsi subito dopo i trionfi a Kitzbhel. Pareva l’addio ai Mondiali di Bormio, che si sarebbero tenuti a febbraio, ma il fuoriclasse svizzero non solo si present al cancelletto un mese dopo il crac, ma vinse l’oro sia nella combinata sia in discesa. Ecco, la pasta di Pirmin la stessa di Sofia Goggia. Quindi, attendiamo fiduciosi.

16 dicembre 2022 (modifica il 16 dicembre 2022 | 16:21)

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, 2022-12-16 15:21:00, La campionessa bergamasca si è rotta il secondo e terzo metacarpo della mano sinistra contro il palo di una porta. Il trasferimento in elicottero a Milano e il ritorno in Svizzera, lei vuole rientrare subito ma sarà decisivo il parere dei medici, Flavio Vanetti

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