Sonia Bruganelli:Non vivo in funzione di un uomo. Se dovesse finire con Paolo Bonolis…

di Redazione Online

La moglie del conduttore, gi opinionista del Grande Fratello Vip e appena diventata nonna, racconta perch vive con il marito in due case separate

Sonia Bruganelli, moglie di Paolo Bonolis dal 2002 e madre dei loro tre figli ( Silvia, 20 anni, Davide, 18, e Adele, 14) diventata “nonna” di Sebastiano e Theodor, nati rispettivamente da Stefano e Martina, che il conduttore ha avuto dall’ex moglie, la psicologa Diane Zoeller. In tv una delle opinioniste pi scatenate del Grande Fratello Vip dove, con spietata sincerit, si destreggia tra le dinamiche dei reclusi nella Casa. E in questa intervista esclusiva a F, il settimanale di Cairo Editore, racconta perch vive con il marito in due case separate e cosa significa per lei il matrimonio.

Quando ha incontrato Paolo lei era davvero giovane, mentre lui aveva gi 36 anni e due figli. Come la presero i suoi?
All’inizio non ho detto niente a nessuno: ero fidanzata con un altro e non pensavo potesse diventare una cosa importante. Quando per usc la copertina di un giornale scandalistico con un nostro bacio mi sono trovata a dover dare due spiegazioni: al mio fidanzato, e a mio padre. Con il secondo stato, paradossalmente, pi difficile. All’inizio pap era terrorizzato sia per l’et che per i figli, per Paolo in quel frangente stato molto bravo: venuto subito a conoscerlo e da quel momento hanno sempre avuto un bellissimo rapporto.

Cosa l’ha affascinata di Paolo?
Non stato un colpo di fulmine, ha saputo conquistarmi con grande perseveranza, mi regalava libri, mi ha preso “di testa” anche se il mondo della tv pu essere un incubo per una coppia. In quel periodo lui si era da poco lasciato con Laura (Freddi, ndr) e conduceva Beato tra le donne con un cast di 500 ragazze molto “agguerrite”. Io, prima di diventare donna, ero una ragazza fragile ma Paolo il tipo che, fuori dal lavoro, fa capire alle altre con un solo sguardo che non hanno possibilit, ti tiene distante dieci metri.

La vostra prima figlia nata con gravi problemi di salute. Come avete affrontato quel periodo?
Io non sapevo come gestire questa cosa, ero impreparata. Mentre la mia famiglia pensava a me, stato Paolo che concretamente si occupato di nostra figlia. Non stato facile, perch oltre alla sofferenza e alla preoccupazione c’era anche l’attenzione morbosa dei media nei nostri confronti. Per fortuna il tempo aiuta, e la cosa non si rivelata quel dramma che sembrava all’inizio. Ora Silvia sta bene, lavora nella mia agenzia.

Avere altri due figli, dopo, le avr richiesto coraggio.
Davide capitato e l’ho visto come un segnale, poi arrivata Adele. Devo dire che il maschio quello che ha sofferto un po’ di pi, perch aveva appena un anno e mezzo di differenza con la sorella che aveva bisogno di tante attenzioni. Io da un certo punto ero sempre con lei, Paolo lavorava, quindi lui stato cresciuto da mio padre e dalle tate. Dopo, con qualche senso di colpa, ho cercato di ridargli tutto. Anche ora le mie amiche mi prendono in giro: “Sei pazza di lui”.

Come ha gestito invece il rapporto con i figli che Bonolis aveva gi?
Quando l’ho conosciuto vivevano in America e io, essendo molto giovane, pensavo a costruire la nostra, di famiglia. Solo quando sono diventata madre mi sono resa conto di tante cose, e mi venuto spontaneo far entrare quella famiglia lontana nella nostra. L’ho fatto per i miei figli, per Paolo e anche per loro, perch una famiglia allargata pu essere un valore ma anche una guerra continua. Io e Paolo abbiamo sempre voluto che fossero tutti fratelli.

La sua forza?
Contare sempre e solo su me stessa. Anche se sono sempre stata in coppia, non ho mai sentito di esistere in funzione di un uomo. Se un giorno non dovessi stare pi con Paolo, rimarr comunque quella che va a trovare i suoi figli, Stefano e Martina, e i miei nipoti, perch li considero tali, a prescindere da lui.

E qui torniamo alle case separate.
Noi non siamo una cosa sola ma due entit diverse che hanno scelto di vivere insieme, di creare una famiglia e che, ora che i figli sono pi grandi, possono anche permettersi di riprendere in parte i propri spazi.

Fare la nonna diverso dal fare la mamma?
Diciamo che ho passato un paio di notti con Sebastiano, che ha tre mesi, e ho capito perch i figli si fanno da giovani.

25 gennaio 2023 (modifica il 25 gennaio 2023 | 20:24)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Exit mobile version