Il Ministro dell’istruzione e del merito Giuseppe Valditara pone il tema della disabilità e del sostegno come uno dei più importanti per il 2023. Ecco quali sono i punti deboli, in attesa di conoscere i provvedimenti che saranno avviati per questo settore.
Ecco le parole del Ministro in una recente intervista ad Affaritaliani.it: “E’ un tema di civiltà, di umanità nel senso più pieno e più alto del termine. Il grado di civiltà di un Paese, di una società, si misura certamente anche dal modo in cui vengono realmente incluse le persone con disabilità“.
Pertanto, secondo il Ministro, “dobbiamo concentrarci su tre problemi. Il primo è quello della discontinuità del rapporto tra alunno e insegnante di sostegno, a causa dei troppi cambi di insegnante che avvengono durante il ciclo scolastico. Il secondo è quello dell’insufficienza numerica dei docenti di sostegno. Il terzo è quello della loro disomogenea, e tuttora scarsa, formazione specializzata. Grazie ai fondi previsti per l’edilizia scolastica, provvederemo infine alla rimozione di tutte le barriere architettoniche nelle scuole italiane”.
Sostegno: saranno 9.000 i posti in più per l’organico 2023/24
Nell’anno scolastico 2023/24 per effetto della legge di bilancio 2021 la dotazione organica dei posti di sostegno sarà incrementata di ulteriori 9.000 posti. Il decreto
Pochi docenti: quanti posti per il TFA sostegno VIII ciclo?
Il pensiero corre inevitabilmente al primo degli appuntamenti per invertire questa tendenza, l’avvio dell’VIII ciclo per la formazione dei docenti specializzati.
Nel 2021, Ministro il Prof. Bianchi, il MEF ha dato l’ok all’attivazione di 90.000 posti per i TFA sostegno del triennio accademico 2021/24.
Di questi sono già stati attribuiti
- 22.000 posti per il VI ciclo anno accademico 2020/2021 DM n. 755 del 6 luglio 2021
- 25.874 posti per il VII ciclo anno accademico 2021/2022 DECRETO + DISTRIBUZIONE POSTI [PDF]
Se è innegabile la carenza di docenti di sostegno, questa necessità deve trovare un equilibrio con la capienza delle Università, cioè i posti che possono mettere a disposizione per erogare un corso di qualità.
Il secondo pensiero è quello dell’accesso al corso senza selezione per docenti con tre anni di servizio. Una norma, già presente, ma che necessita di una revisione se l’obiettivo è quella di estenderla al maggior numero possibile di aventi diritto. Ne ha parlato recentemente la Ministra dell’Istruzione Annamaria Bernini
Capita sempre più spesso che gli studenti con disabilità siano affidati a insegnanti non formati per lo specifico insegnamento. Si tratta di insegnanti reclutati dall’incrocio delle graduatorie, una volta concluso lo scorrimento delle graduatorie di insegnanti specializzati o con tre anni di insegnamento nel grado specifico. Docenti di sostegno, oltre 70 mila sono supplenti senza specializzazione
Immissioni in ruolo docenti di sostegno
Nel 2022/23 le immissioni in ruolo complessive dei docenti sono state poche rispetto al numero dei posti autorizzato dal MEF. A pesare il ritardo delle procedure dei concorsi ordinari, compensate però nel caso del sostegno dalle nomine da prima fascia GPS con incarico finalizzato al ruolo. IMMISSIONI IN RUOLO 2022/2023 [PDF]
Per il 2023/24 si cambia: al via le assunzioni da graduatorie regionali
La procedura riservata di assunzione sui posti di sostegno residuati dalle annuali immissioni in ruolo (ivi compresa la Call veloce), prevista dall’articolo 1, comma 980, della legge n. 178/2020 (legge di bilancio 2021), che ha modificato l’articolo 1 del DL n. 126/2019, convertito in legge n. 159/2019, introducendo i commi 18-novies, 18-decies e 18-undecies, sarà disciplinata da un apposito decreto, che il Ministero ha già diffuso. Si attende quindi la modalità per la presentazione della domanda. Cosa prevede
Non sappiamo se potranno esserci altri canali di assunzione, oltre a GaE/concorsi, call veloce e graduatorie regionali. Un capitolo ancora da definire.
La riforma del sostegno
“Va sostenuto e rinforzato il principio di inclusione in tutte le nostre scuole. A tale proposito mi adopererò per incrementare il numero di docenti di sostegno in ruolo e per incrementare il numero di docenti con specializzazione per il sostegno”, ha detto il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara in audizione davanti alle Commissioni riunite Cultura di Senato e Camera illustrando linee programmatiche del suo dicastero lo scorso dicembre.
Un progetto che sarà delineato nel 2023 e che investe non solo la scuola in senso stretto ma la società civile.
“E’ una vergogna che ad ottobre migliaia di bimbi e bimbe, ragazzi e ragazze disabili non abbiano l’insegnante di sostegno” aveva affermato Matteo Salvini, leader della Lega, in un video pubblicato sui social lo scorso mese di ottobre.
“Tra le priorità del prossimo governo ci deve essere l’inserimento di insegnanti specializzati sulle diverse disabilità che possano entrare in classe fin dal primo giorno”, ha detto ancora il segretario del Carroccio.
I numeri del Ministero per il 2022/23
Docenti di sostegno, sono 186 mila, 69 mila in deroga. 290 mila gli alunni con disabilità