Spazio Wow: Superman, Diabolik o Topolino: i personaggi dei fumetti rivisti al cinema e alla televisione

di Giacomo Airoldi

Fino al 22 gennaio al Wow Spazio Fumetto (viale Campania 12) la mostra «Fumetto Film Fest», un viaggio tra cinema, fumetto e televisione

Una storia lunga più di cento anni quella che a Wow Spazio Fumetto fino al 22 gennaio racconta la mostra «Fumetto Film Fest». Questo «Viaggio tra cinema, fumetto e televisione» (così recita il sottotitolo) inizia quando le strisce con protagonista Happy Hooligan, da noi conosciuto come Fortunello sulle pagine del «Corriere dei Piccoli», diventano cortometraggi con attori ai primi del Novecento.

In Italia per il primo film tratto dai fumetti bisogna aspettare il 1941: è «Cenerentola e il signor Bonaventura», interpretato da Paolo Stoppa e diretto da Sergio Tofano, in arte Sto, creatore del celebre e simpatico personaggio del «Corriere dei piccoli». Ma, curiosamente, qualche anno prima, Walter Molino aveva fatto il percorso inverso, disegnando la serie «Luciano Serra pilota» (in mostra una rara tavola originale), tratta dal film del 1938 di Goffredo Alessandrini con Amedeo Nazzari. Dagli anni Quaranta in poi potrete seguire (tra strisce e manifesti di film) anche la grande evoluzione che hanno avuto sul grande schermo Superman e Batman fino ad arrivare ai supereroi dei giorni nostri.

C’è spazio per gli eroi «neri», tutti creati a Milano, da Max Bunker (al secolo Luciano Secchi) e dalle sorelle Giussani, diventati film in Italia negli anni Sessanta: Kriminal, Satanik e poi Diabolik. A proposito di quest’ultimo, aggiunge il curatore della mostra Luca Bertuzzi «ci sono foto di scena della pellicola di Mario Bava, quella del 1968, con alcune delle tavole che hanno ispirato sequenze dello stesso film, ma anche di quello del 2021 firmato dai Manetti Bros.». Tra le tante curiosità che legano cinema e fumetti ci sono tavole che raccontano le vite delle star, da Orson Welles a Bud Spencer, a John Belushi, comprese quelle disegnate negli anni Ottanta per «Il Giornalino» da un grande maestro, Gianni De Luca, dedicate a Marilyn Monroe e Totò. Non mancano gli omaggi al cinema presenti nelle storie di Dylan Dog, le opere di Milo Manara ispirate a Federico Fellini, le celebri parodie Disney di classici come «Casablanca» o «La strada» e gli adattamenti a fumetti di popolari serie televisive, come «Rin Tin Tin», o gli albi dedicati alla coppia di comici Franco Franchi e Ciccio Ingrassia e a Pappagone, impersonato da Peppino De Filippo. Tra le numerose interconnessioni, ci segnala ancora Bertuzzi, «una tavola della versione a fumetti del film “Spider Man” di Alan Davis, testimonianza dei tanti casi curiosi in cui un fumetto che diventa film ridiventa fumetto».

Altrettanto curioso il manifesto francese di «Tex e il signore degli abissi», di Duccio Tessari con Giuliano Gemma, in cui il famoso ranger del Texas di Bonelli viene raffigurato sì con la faccia di Gemma, ma con cappello e frusta alla Indiana Jones, per ovviare alla non troppa popolarità Oltralpe di Tex. Altra chicca: locandine, fotobuste e manifesti di film di genere degli anni Sessanta come «L’invincibile Superman» o «Superargo contro Diabolikus». Semisconosciuti supereroi, rigorosamente in calzamaglia e mascherati, ma nostrani!

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15 ottobre 2022 (modifica il 16 ottobre 2022 | 07:34)

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, 2022-10-16 05:34:00, Fino al 22 gennaio al Wow Spazio Fumetto (viale Campania 12) la mostra «Fumetto Film Fest», un viaggio tra cinema, fumetto e televisione, Giacomo Airoldi

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