di Arianna Ravelli
Il proprietario del Milan Gerry Cardinale e l’ad Giorgio Furlani hanno incontrato il sindaco Sala e il presidente della Regione Fontana: l’ipotesi firmare un accordo di programma. Il Comune di Assago: Lo stadio dell’Inter non da noi ma a Rozzano
Una minaccia di vincolo su San Siro, un passo in pi fuori, almeno per il Milan. Il proprietario Gerry Cardinale e l’ad Giorgio Furlani hanno incontrato brevemente il sindaco di Milano Giuseppe Sala e poi il presidente della Regione Attilio Fontana. Non un caso: la zona dell’ippodromo La Maura, su cui si sta concentrando l’interesse del Milan, rientra nel Parco Sud, che sta diventando di competenza regionale.
L’ipotesi di firmare un accordo di programma tra Milan, Comune e Regione, un meccanismo che consente di andare in variante e superare i vincoli sulle licenze edilizie. Insomma, si lavora verso la direzione che era stata illustrata ufficialmente marted a Palazzo Marino. E non cambia i programmi il comunicato della Snaitech, la proprietaria attuale dell’area dell’ippodromo, che ha ricordato come abbia firmato un accordo preliminare di vendita con F3A green, che ha come condizioni la realizzazione di due nuove piste e servizi per il trotto.
Il Milan approfondisce lo studio di quello che sembra diventato il tavolo principale di gioco. Non aiuta a perorare la causa del progetto originario, la demolizione del Meazza e la costruzione del nuovo San Siro in condivisione con l’Inter, la precisazione della soprintendente alle Belle Arti Emanuela Carpani che ha ricordato che s, al momento, sull’area di San Siro non c’ un vincolo paesaggistico n culturale, per potrebbe esserci dal 2025 quando saranno passati 70 anni dalla costruzione del secondo anello. Che ci sia la possibilit del vincolo, non significa che scatter, bisogna aspettare che maturi il requisito, a quel punto ci sar la verifica. Per non una circostanza che invogli una propriet gi intenzionata a cambiare.
E l’Inter? Al di l dell’irritazione di Steven Zhang che considera uno sgarbo che Cardinale non l’abbia ancora incontrato, non si d affatto per tramontato il progetto del San Siro condiviso che, come ha ribadito l’ad Alessandro Antonello ai margini del board dell’Eca, resta l’opzione preferita. Io rimango fiducioso sul piano A, cio San Siro insieme al Milan. Dopo tre anni e mezzo di intenso lavoro e soprattutto dopo aver ottenuto da parte del consiglio comunale un’approvazione di massima, pur con dei punti ancora da approfondire, prima di rinunciare a un progetto di questo tipo forse il caso di pensarci un po’ di pi. Ad oggi quella l’alternativa principale.
Quanto al piano B dell’Inter, sottoposto a un accordo firmato di riservatezza, stato il Comune di Assago a rivelare che i terreni interessati non sarebbero nei loro confini, ma caso mai in quelli di Rozzano. Relativamente alla notizia del nuovo stadio dell’Inter ad Assago, confermiamo che ad oggi non vi stato alcun contatto con l’amministrazione — la nota —. L’area eventualmente individuata per la realizzazione di propriet privata ed in territorialit del Comune di Rozzano.
Quindi il Milan a La Maura e l’Inter a Rozzano con San Siro teatro solo di concerti? Il sindaco Sala spera ancora in un finale diverso: Il mio auspicio sarebbe che l’Inter, pure in una fase transitoria, possa rimanere a San Siro. Ipotesi per esclusa senza il Milan. Non finita qua.
2 marzo 2023 (modifica il 2 marzo 2023 | 07:32)
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