di Andrea Sereni
L’ex tennista ucraino condivide su Twitter un duro scambio con i colleghi: «Siete una delusione». La replica: «Sei un pagliaccio di Instagram. Dov’eri quando le bombe cadevano sulla Serbia?»
Si è arruolato allo scoppio della guerra. Nell’esercito di Kiev, per la sua Ucraina. Sergiy Stakhovsky da oltre nove mesi combatte. Lo fa con ogni mezzo possibile, anche tramite i social, dove è sempre molto attivo. L’ex tennista, 36 anni, ex numero 31 del mondo, stavolta condivide uno scambio di messaggi con due ex colleghi della racchetta. «L’opinione serba», scrive su Twitter a corredo delle immagini delle conversazioni su WhatsApp con Viktor Troicki e Janko Tipsarevic. Il tema? Un’esibizione tennistica in Russia, a San Pietroburgo, che si sta disputando in questi giorni, primo evento (a squadre) dopo l’inizio della guerra che vedrà tra i partecipanti i russi Davydenko, Karatsev, Kuznetsova e Vesnina.
Il disappunto di Stakhovsky nasce dalla presenza, in questa esibizione, dei serbi Troicki e Tipsarevic. Glielo ha scritto, e ha condiviso con i suoi follower le risposte ricevute. «Che delusione vederti in Russia, Victor», ha detto a Troicki, «I soldi possono comprare tutto». Questa la piccata risposta: «Essere nel Paese dei miei nonni non ha prezzo. Sei un pagliaccio di Instagram che confonde politica e sport. Questo evento non ha niente a che fare con la guerra ma, visto che ne parli, il mio Paese ha attraversato tante difficoltà (versione edulcorata, ndr) e non ha mai avuto sostegno! Quindi, per favore, stai zitto».
Simile per toni e contenuti il botta e risposta con Tipsarevic: «I soldi prevalgono sulla morale», scrive Stakhovsky. L’ex collega replica: «Davvero, signor combattente per la libertà su Instagram? Tu o qualcuno della tua famiglia ha protestato quando le bombe della Nato cadevano sul mio Paese?». Uno scambio, insomma, ben più aspro rispetto a quelli che avevano racchette in mano.
The Serbian opinion? pic.twitter.com/B1PBI7ZMt6
— Sergiy Stakhovsky (@Stako_tennis) December 1, 2022
Stakhovsky due settimane fa è stato premiato a Torino, durante le Atp Finals. La famiglia si è rifugiata a Budapest, ha raccontato in un’intervista al Corriere in cui ha spiegato così la guerra: «È dolore, sofferenza, cuori che si spezzano. La guerra è un padre che seppellisce il figlio, una madre che affida ad estranei la figlia perché sia messa in salvo. Assistere a tutto questo inevitabilmente ti cambia: cominci a vivere per avere vendetta. La paura la controlli, nel mio caso è passata. Il dolore, però, te lo porti dentro e non ti lascia più». Se ne avrà la possibilità ne parlerà anche con Troicki e Tipsarevic.
2 dicembre 2022 (modifica il 2 dicembre 2022 | 16:07)
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, 2022-12-02 19:25:00, L’ex tennista ucraino condivide su Twitter un duro scambio con i colleghi: «Siete una delusione». La replica: «Sei un pagliaccio di Instagram. Dov’eri quando le bombe cadevano sulla Serbia?», Andrea Sereni