Stefania Modestino e i post pro Putin, polemiche sulla candidata casertana di Azione. Calenda: «Verifichiamo»

elezioni Mezzogiorno, 23 agosto 2022 – 18:27 La professoressa capolista nel collegio Campania 2: «Pe rora resto candidata, sono stata strumentalizzata. La responsabilità è del Pd e dei Cinquestelle» di Piero Rossano La prof Modestino Da «novità» e «valore aggiunto» proveniente dalla società civile a «soggetto scomodo», quasi da nascondere. La candidatura al Senato della professoressa Stefania Modestino (capolista nel collegio Campania 2) nello schieramento di Azione – Italia Viva fa discutere e dividere. Tutta colpa di alcuni post sul profilo di Facebook della docente di materie letterarie al liceo scientifico Diaz di Caserta giudicati troppo «filo-Putin» per taluni; a favore delle teorie dei professori Alessandro Orsini e Donatella Di Cesare (a loro volta finiti nel tritacarne non solo dei social per le posizioni espresse sempre sul conflitto russo-ucraino), per altri. Non solo: della prof, nelle ultime ore, sono stati rispolverati anche commenti anti-Renzi ma assai più datati dei primi. Ed è così che Massimo Calenda, essendosi di colpo ritrovato in una posizione scomoda all’indomani della chiusura delle liste, ha dovuto ammettere che la candidatura «è stata proposta dal territorio», ha fatto un mea culpa («mi assumo le responsabilità») ed ha fatto sapere che «stiamo gestendo la cosa». «Non ho sentito nessuno»«Cosa accadrà ora? Io per il momento resto candidata, non ho ricevuto alcuna comunicazione che dice il contrario», commenta la professoressa Modestino al Corriere del Mezzogiorno. Che si è fatta anche una sua idea su quanto accaduto a poche ore dall’ufficializzazione delle liste. «Dopo il mio post delle 20.30 di ieri sera in cui davo notizia della mia candidatura («La politica è inciampata stranamente nella normalità», ha scritto in riferimento al suo coinvolgimento, ndr) si è scatenato un putiferio e tutto è partito dal territorio». E di chi sarebbero le responsabilità? Stefania Modestino se ne dice sicura: «Di esponenti del Pd e dei 5 Stelle, è chiaro». «Combatto il pensiero unico»Sta di fatto che uno dopo l’altro sui social sono cominciati a rimbalzare una serie di post che nel corso degli anni l’hanno vista protagonista di posizioni anche dure. A partire da quelle nei confronti di Matteo Renzi (al quale aveva dato anche del «Pinocchio»), ritenuto oggi «uno dei più lucidi politici» da quando ha lasciato il Pd e che «io avversavo per i contenuto della Buona scuola»; per passare ai commenti in materia di politica estera contro Emmanuel Macron (definito «fattorino»), Ursula Von der Leyen, lo stesso Volodimir Zelensky. Posizioni che le costano ora l’accusa di essere filo-Putin. «Ma, in realtà, oggi riprese estrapolando frasi decontestualizzate che mi inchioderebbero a responsabilità che non ho», si difende la prof. «Quello che condanno, io che sono convinta europeista e atlantista, è l’imposizione del pensiero unico ma ho cancellato quei miei post per non alimentare ulteriormente un dibattito insulso e strumentale», conclude Stefania Modestino. La newsletter del Corriere del MezzogiornoSe vuoi restare aggiornato sulle notizie della Campania iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui. 23 agosto 2022 | 18:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-08-23 16:30:00, La professoressa capolista nel collegio Campania 2: «Pe rora resto candidata, sono stata strumentalizzata. La responsabilità è del Pd e dei Cinquestelle»,

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