No alle differenziazioni salariali, sì a un aumento dello stipendio per tutti i professori. Questo il punto di vista del segretario generale nazionale della Cgil, Maurizio Landini.
“Credo che tornare a una differenziazione di gabbie salariali come c’era cinquant’anni fa sia una follia”, ha ribadito il sindacalista. “Il nostro Paese è già abbastanza diviso, non ha bisogno di aumentare le divisioni”. Poi in merito ai contratti pubblici scaduti da anni il sindacalista ha dichiarato: “Bisogna che il governo metta dei soldi che non ha ancora messo” perché i salari, per Landini, devono aumentare per tutti.
“L’Italia – ha proseguito – è il Paese che ha i salari più bassi d’Europa”.
Un altro tema che secondo Landini va affrontato è quello della riduzione della tassazione sugli stipendi perché è uno degli strumenti per aumentarli.
“Questo governo, di cui il ministro fa parte, non lo sta facendo”, ha commentato Landini per poi aggiungere: “In Italia l’Irpef la pagano i lavoratori dipendenti e i pensionati e la manovra che è appena stata fatta dal governo in realtà non ha agito in questa direzione ma ha fatto condoni fiscali”.