Stop alle auto a benzina e diesel (dal 2035) Ok definitivo Ue, mini deroga per le supercar

le nuove regole

di Alessia Conzonato14 feb 2023

 Auto a benzina e diesel, stop alle vendite dal 2035: ok definitivo Ue, mini deroga per le supercar

Il Parlamento europeo ha dato il via libera definitivo all’accordo, raggiunto dal Consiglio Ue a novembre 2022, in merito allo stop alle nuove immatricolazioni di auto inquinanti a partire dal 2035. Si intende, quindi, tutti i veicoli con motore termico, alimentato a benzina o a diesel. La norma in Assemblea plenaria ha ricevuto 340 voti favorevoli, 279 contrari e 21 astenuti.

Cosa prevede la norma

Il provvedimento rientra nel pacchetto europeo Fit for 55, una serie di riforme per ridurre l’imbatto ambientale dei settori economici strategici, e intende stabilire il percorso verso l’azzeramento totale di emissioni di CO2 dell’automotive. Il principale scopo consiste nel ridurre del 100% le emissioni di questi veicoli a confronto con il 2021, fissando un obiettivo intermedio al 2030 con una riduzione del 55% per le auto e del 50% per i furgoni. Entro il 2025 la Commissione europea presenter un metodo attraverso cui le istituzioni saranno in grado di calcolare e comunicare i dati sulle emissioni rilasciate durante il ciclo di vita di una macchina o di un furgone in vendita sul mercato. Sar sempre compito della Commissione, ma entro dicembre 2026, monitorare il divario tra i limiti fissati dalla normativa e i valori reali sul consumo di carburante ed energia di ogni Stato membro. Inoltre, presenter un’ulteriore metodologia rivolta ai costruttori con le regole per l’adeguamento.

La mini deroga

Ai produttori prevista un’esenzione totale di meno di mille veicoli in un anno. Per coloro che hanno un valore produttivo limitato (tra mille e 10 mila auto o tra mille e 22 mila furgoni all’anno) prevista una deroga fino alla fine del 2035. Una specifica che riguarda, in particolare, le case automobilistiche che producono auto di lusso, come Ferrari e Lamborghini. Ogni due anni la Commissione europea pubblicher una relazione per evidenziare i progressi compiuti nell’ambito della mobilit a zero emissioni. La prima gi fissata al 2025. Tutti questi obiettivi offriranno chiarezza per l’industria automobilistica e stimoleranno l’innovazione e gli investimenti dei costruttori — ha dichiarato Jan Huitema, relatore all’Eurocamera —. Acquistare e guidare autovetture a emissioni zero diventer meno oneroso per i consumatori e porter a un rapido sviluppo del mercato di seconda mano. Guidare in modo sostenibile diventer accessibile a tutti.

Regole valide solo per le nuove auto

Il provvedimento, che formalmente dovr essere votato dal Consiglio Ue prima della pubblicazione in Gazzetta ufficiale, riguarda la produzione dei nuovi veicoli e non quelli gi in circolazione o la vendita dell’usato. Per fare in modo che l’Europa passi a mezzi meno o per niente inquinanti, previsto un meccanismo di incentivi all’acquisto di auto elettriche o ibride, cos da rispondere alle nuove esigenze di una mobilit pulita. Quello attuale, il cosiddetto fattore Zlev, prevede obiettivi che saranno ridotti gradualmente per quei costruttori che vendono un maggior numero di veicoli con emissioni da zero a 50g CO2/km (cio elettrici e ibridi efficienti) fino all’eliminazione definitiva nel 2030. Dal 2025 al 2029, infatti, il fattore di riferimento fissato al 25% per le vendite di nuove autovetture e al 17% per i nuovi furgoni.

Centinaia di posti di lavoro e dipendenza dalla Cina

La decisione del Parlamento europeo coster all’Europa centinaia di migliaia di posti di lavoro e lascer un’industria europea vitale pericolosamente dipendente da batterie, materie prime e terre rare di dubbia provenienza e disponibilit. Per questo abbiamo espresso voto contrario, ha commentato Pietro Fiocchi, eurodeputato di Fratelli d’Italia relatore ombra per l’Ecr del dossier Emissioni di CO2 per automobili e furgoni. Ci che anche importante che diventeremo totalmente dipendenti dai paesi extraeuropei, in particolare dalla Cina, ad esempio per i microchip, il litio e il cobalto. L’impatto ambientale in alcuni paesi come ad esempio in Africa, dove si estraggono importanti materie prime per le auto elettriche terribile. Dobbiamo quindi tenerne nel contesto della riduzione di CO2 che ci auguriamo. La mia speranza che saremo pi realistici quando si discuter della riduzione delle emissioni di CO2 per i mezzi pesanti e per quelli agricoli.

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