La Rete degli Studenti Medi del Lazio oggi davanti alle scuole contro la violenza di genere e la società patriarcale. “Se domani non torno, voglio essere l’ultima” e anche “Vogliamo educazione sessuale e affettiva nelle scuole” sono solo alcune delle frasi riportate oggi dagli studenti e dalle studentesse davanti le scuole per ricordare Giulia Cecchettin e chiedere che vengano presi seri provvedimenti per combattere la violenza di genere.
“Oggi davanti alle scuole della nostra regione perché ciò che è successo a Giulia e a più di 100 donne dall’inizio dell’anno non è più accettabile – dichiara Tullia Nargiso, Coordinatrice della Rete degli Studenti Medi del Lazio – Serve educazione sessuale e affettiva in tutte le scuole, non bastano minuti di silenzio come ha chiesto il Ministro Valditara o un opuscolo contro la violenza di genere come proposto dal Ministro Nordio”
Tra pochi giorni verrà presentata dal Ministro dell’Istruzione e del Merito non una proposta di legge bensì un progetto sperimentale nelle scuole per contrastare la violenza di genere, La Rete degli Studenti Medi del Lazio afferma “Educare alle relazioni attraverso dei training group moderati da docenti, insegnare le conseguenze penali agli studenti non vuol dire educazione sessuo-affettiva: servono psicologi e serve una legge affinché studenti e studentesse e corpo docente abbia la possibilità di confrontarsi con un esperto”.
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