di Maria Rosa Pavia
Dalle foto scattate con gli smartphone dai ragazzi presenti alla famigerata festa ai video pubblicati sui social passando per quelli, cancellati, che testimoniano la violenza
La bottiglia di amaro attaccata alle labbra, la striscia di cocaina preparata con l’unghia, il selfie delle ragazzine nello specchio del bagno. Sono queste alcune delle immagini scattate dai ragazzi alla festa di Capodanno diventata tristemente famosa come teatro dello stupro di una sedicenne. Quell’inizio d’anno del 2021 in una villetta del quartiere Torresina a Roma è diventato un incubo per una sedicenne, che ha denunciato di essere stata stuprata da più ragazzi per ore. Il processo comincerà a novembre. Al momento c’è solo il giudizio immediato per uno dei tre maggiorenni coinvolti, Patrizio Ranieri. Ancora da definire le posizioni dei due co-indagati maggiorenni, Claudio Nardinocchi e Flavio Ralli.
L’immagine più forte, immortalata dall’obiettivo di uno dei cellulari, è quella che vede la vittima in compagnia degli aggressori, si vede anche la maglietta sporca di sangue più volte citata nella chat tra i ragazzi. «A fratè calcola che P. me sa che è quello che gli accollano lo stupro perché c’aveva er sangue sulla maglietta e me sa che vonno accollà a lui…». In altre chat pare che il giovane abbia sventolato la t-shirt a mo’ di trofeo del rapporto sessuale.
Poi i video. Ce n’è uno, pubblico, condiviso su Tik Tok con alcune ragazzine che ballano sulle note della canzone «Last night» che recita: «La scorsa notte ho dato la colpa alla vodka». Ce n’è uno, privato, di cui si parla nelle chat: «Senti ‘na cosa… ma hai visto che P. c’aveva quel video là… de quella che faceva… Emm v’è piaciuto fa ‘n video tutte e tre».
Ci sono i selfie in bagno. Le teste delle ragazzine accostate, le linguacce, gli sguardi persi verso lo specchio. Sono ancora in piedi anche le indagini sullo spaccio. Di certo la droga girava e in grande quantità. In uno scatto, delle mani quasi da bambina preparano una striscia aiutandosi con l’unghia finta decorata con il logo di Louis Vuitton. A lato, la tessera sanitaria.
C’è la foto di gruppo. Ragazzi e ragazze in posa verso l’obiettivo. Indossano abbigliamento sportivo, appoggiano la mano sulla spalla degli amici o tengono le braccia in alto. Sembrerebbe una festa qualunque. Ma non lo è stata. Dei ragazzi si sono messi in fila e si sono fatti da palo per avere rapporti con una ragazza che nelle chat viene definita «allucinata». Il corpo della ragazzina come una giostra o un distributore automatico di piacere individuale.
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3 agosto 2022 (modifica il 3 agosto 2022 | 01:41)
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, 2022-08-03 03:50:00, Dalle foto scattate con gli smartphone dai ragazzi presenti alla famigerata festa ai video pubblicati sui social passando per quelli, cancellati, che testimoniano la violenza , Maria Rosa Pavia