Stuprò minorenne in ascensore, nuova condanna per il violentatore della tassista

di Redazione Roma

Due anni e dieci mesi per Simone Borgese che era stato già condannato per un altro episodio analogo ed era tornato in libertà a giugno scorso

Quando, nel 2015, era emerso lo stupro ai danni di una tassista romana, la foto dell’aggressore Simone Borgese era stata pubblicata dai quotidiani e mostrata nei tiggì. Proprio vedendo quelle immagini, un’altra vittima di stupro l’ha riconosciuto ed è riuscita a dare un nome al volto di quell’uomo che, nel giugno nel 2014, aveva abusato di lei negli spazi angusti di un ascensore. L’aggressore aveva allungato le mani e poi si era calato i pantaloni, tra le urla della giovane che era all’epoca 17enne. Adesso, per Simone Borgese, è arrivata la condanna anche per quella violenza sessuale: due anni e dieci mesi e un risarcimento di 8mila euro. La donna è stata assistita dai legali della associazione «Differenza Donna».

Per la vicenda dello stupro della tassista, Borgese era stato condannato a sette anni di carcere in appello ed era tornato libero a giugno scorso. La vicenda della tassista aveva creato un grosso scalpore mediatico anche a causa della testimonianza choc della vittima: «Era un animale, cattivo e violento, aveva un tono della voce crudele. Ha abbassato completamente il sedile e mi ha sferrato un pugno con la mano sinistra, poi mi ha ripreso per i capelli. L’altra mano me l’ha infilata nella maglietta e ha iniziato a tastarmi ovunque sul seno. Poi è sceso ai jeans…».

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14 novembre 2022 (modifica il 14 novembre 2022 | 20:24)

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, 2022-11-14 19:28:00, Due anni e dieci mesi per Simone Borgese che era stato già condannato per un altro episodio analogo ed era tornato in libertà a giugno scorso, Redazione Roma

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