Sul Corriere Salute: diabete, i nuovi farmaci prescrivibili dal medico di famiglia

di Maria Giovanna Faiella

Con la «Nota 100» di Aifa alcune molecole innovative non saranno più «ordinabili» solo da parte degli specialisti. Se ne parla sul Corriere Salute in edicola gratis con il Corriere giovedì 17 novembre

Pubblichiamo in anteprima parte di un articolo del nuovo «Corriere Salute». Potete leggere il testo integrale sul numero in edicola gratis giovedì 17 novembre oppure in Pdf sulla Digital Edition del «Corriere della Sera».

Una persona con diabete su tre è in cura con farmaci innovativi che fino a pochi mesi fa richiedevano il piano terapeutico, una particolare prescrizione fatta dal diabetologo del Servizio sanitario nazionale, da rinnovare periodicamente, anche ogni sei mesi. Da gennaio, con l’introduzione della «Nota 100» da parte dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), anche i medici di famiglia possono prescrivere questi medicinali agli adulti con diabete di tipo 2 in controllo glicemico non adeguato, cioè con emoglobina glicata superiore ai valori considerati dal dottore ottimali per l’assistito. La prescrizione di inibitori del SGLT2, agonisti recettoriali del GLP1, inibitori del DPP4 a carico del Ssn, da parte di medici curanti e specialisti, va fatta secondo le indicazioni contenute nella Nota Aifa, che si basano sulle principali evidenze disponibili e sulle Linee guida «La terapia del diabete mellito di tipo 2» elaborate da Società Italiana di Diabetologia e Associazione Medici Diabetologi e approvate dall’Istituto Superiore di Sanità a luglio 2021.

«La prescrivibilità non cambia l’assistenza ma facilita l’accesso a farmaci innovativi preziosi per tutte le persone con diabete» osserva Agostino Consoli, che ha appena concluso la presidenza della Società italiana di diabetologia (SID) e ordinario di Endocrinologia all’Università di Chieti-Pescara. Gli fa eco il dottor Walter Marrocco, responsabile scientifico della Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg): «Si è semplificato l’accesso alle cure più appropriate, agevolando il percorso del paziente e la sua aderenza alla terapia. Prima della nota 100, per accedere ai farmaci innovativi il paziente doveva recarsi dal medico di famiglia per la prescrizione della visita specialistica, poi andare dal diabetologo che redigeva il piano terapeutico, infine ritornare dal medico curante che registrava il piano e compilava la ricetta.

«Ora basta andare dal medico curante, vicino casa. E il paziente non corre il rischio, come succedeva prima, di restare senza terapia in attesa dell’appuntamento con lo specialista per il rinnovo del piano terapeutico scaduto. Inoltre — continua Marrocco —, la possibilità per il medico di medicina generale di prescrivere direttamente farmaci innovativi di prima scelta, in base alle Linee guida, migliora nettamente l’appropriatezza e l’efficacia del suo intervento non solo nei confronti dell’assistito con diabete ma anche dei pazienti diabetici con altre patologie croniche associate, come quelle cardiovascolari e renali che, grazie a questi farmaci, si possono curare meglio».

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16 novembre 2022 (modifica il 16 novembre 2022 | 17:58)

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