Caso Yara, in anteprima  la clip della nuova  serie televisiva Il video 

di Redazione Bergamo online

La scomparsa della tredicenne di Brembate Sopra, il ritrovamento del corpo, l’indagine, la traccia del Dna, l’arresto di Massimo Bossetti e la battaglia in aula, e chi era Yara: l’1 e l’8 dicembre, in due parti, sul Nove

Due puntate, in due parti, l’1 e l’8 dicembre, alle 21.25 sul Nove. La ducuserie si intitola «Sulle tracce dell’assassino. Il caso Yara» e ripercorre le tappe di un caso unico dal punto di vista investigativo per coincidenze, colpi di scena e, in particolare, per l’indagine sul Dna. Pubblichiamo in esclusiva la clip che anticipa alcuni contenuti . La scomparsa di Yara Gambirasio da Brembate Sopra, il ritrovamento del corpo a Chignolo d’Isola, l’arresto di Mohamed Fikri risultato poi estraneo, la traccia del Dna che porterà a Massimo Bossetti — condannato all’ergastolo nei tre gradi di giudizio—, la mamma Ester Arzuffi, i luoghi, il processo e il tentativo ancora oggi dei difensori di accedere ai reperti e ai campioni di Dna per contestare il giudizio definitivo. Ancora, la bambina che era Yara attraverso le pagine del suo diario. E la forza di mamma Maura Panarese e papà Fulvio Gambirasio che con la fondazione «La passione di Yara» aiutano i ragazzini a realizzare i loro sogni sportivi e artistici.

Il 26 novembre sono trascorsi 12 anni dall’omicidio di Yara, tutta casa, scuola e ginnastica artistica. Ne aveva 13, quando venne uccisa e abbandonata nel campo di Chignolo d’Isola, dove venne trovata esattamente tre mesi dopo, il 26 febbraio 202 1. Sono trascorsi 12 anni ma ancora oggi questa vicenda, ricostruita nella docuserie, colpisce. A raccontarla sono gli investigatori, da chi ricevette la richiesta di aiuto dei genitori della bambina a chi lavorò nei laboratori genetici e sul territorio, ribaltando la valle seriana in cerca della madre di Ignoto 1, che aveva lasciato il proprio profilo genetico sui leggings e sugli slip della bambina. Gli esperti di genetica e di medicina legale. I giornalisti che raccontarono le indagini e il processo.

Dal carcere, il carpentiere di Mapello con moglie, un figlio e due figlie, si è sempre professato innocente. C’è una parte di opinione pubblica che ancora gli crede, nonostante per la giustizia non ci sono dubbi. Si parla anche di questo nella docuserie prodotta da Verve Media Company per Warner Bros. Discovery, scritta da Marina Loi e Flavia Triggiani editor Emanuele Baldestein e Roberto My per la regia di Alessandro Galluzzi, Marina Loi e Flavia Triggiani, visibile al canale 9 del Digitale Terrestre, Sky Canale 145 e Tivùsat Canale 9.

Flavia Triggiani: «L’indagine sull’omicidio di Yara è stata un caso senza precedenti al mondo di indagine genetica. Decine di migliaia di persone, quasi una intera valle, sono state schedate alla ricerca del Dna di Ignoto 1, grazie alle tracce dell’assassino lasciate sui vestiti della ragazza. Per questo abbiamo sentito l’esigenza di consultare diversi genetisti, per spiegare meglio al pubblico cosa è realmente il Dna e gli snodi principali che hanno portato all’identificazione di Ignoto1». Marina Loi: «Ogni passo dell’inchiesta ha suscitato interesse e contrasti. Dall’arresto per errore di un innocente, alla ricerca di amanti e tradimenti avvenuti quasi mezzo secolo prima, fino al colpo di scena finale».

29 novembre 2022 (modifica il 29 novembre 2022 | 09:38)

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, 2022-11-30 08:00:00, La scomparsa della tredicenne di Brembate Sopra, il ritrovamento del corpo, l’indagine, la traccia del Dna, l’arresto di Massimo Bossetti e la battaglia in aula, e chi era Yara: l’1 e l’8 dicembre, in due parti, sul Nove, Redazione Bergamo online

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