L’ultimo giorno del Superbonus al 110%  Il sistema va in tilt, ora si scenderà al 90

Le misure

di Alessia Conzonato25 nov 2022

Superbonus all'ultima chiamata. Sistema in tilt, ora si scenderà al 90%

Ieri è stato l’ultimo giorno del Superbonus per come lo abbiamo conosciuto negli ultimi due anni: venerdì 25 novembre era la scadenza per la consegna della Cila (Comunicazione di inizio lavori asseverata) da parte dei condomini per mantenere l’aliquota al 110% invece che vederla ridotta al 90%. Una scelta che ha sollevato dubbi innanzitutto tra le forze politiche. Molti partiti nelle scorse settimane hanno chiesto una proroga, anche all’interno della stessa maggioranza: Forza Italia, infatti, ha presentato un emendamento al decreto Aiuti quater — che ha introdotto tutte le modifiche ad Superbonus per condomini e villette — per far spostare la data al 31 dicembre. «Il termine attuale è impossibile da rispettare — hanno fatto notare dal partito — e rischia di generare contenziosi sia tra committente e professionisti, sia tra privati e pubblica amministrazione. Chiederemo lo slittamento di un paio di mesi per consentire di completare positivamente le pratiche che sono in itinere».

Rispetto dei tempi

Come era prevedibile, anche nella gestione del termine per la consegna della documentazione si sono verificate delle problematiche: così come in altri Comuni e Regioni in Italia, in Campania il sito è andato in tilt già dal giorno precedente alla scadenza a causa delle troppe richieste, tanto che l’amministrazione ha permesso ai beneficiari di presentare le pratiche anche tramite pec. Lobbligo di rispettare tempi così stretti, però, rischia di causare un aumento di situazioni di contenzioso, imprecisioni e imperizie, che saranno più evidenti in futuro. A partire da molti degli amministratori condominiali che, dopo l’assemblea, hanno trascorso svegli l’ultima notte disponibile per stabilire se, con le risorse a disposizione, fosse possibile accettare la riduzione della detrazione dal 110% al 90% oppure se, data la difficoltà nel sostenere le spese, l’unica alternativa fosse interrompere, acconsentendo però a pagare una penale.

La posizione degli amministratori condominiali

«Ci sono condomini dove sono già state avviate le attività propedeutiche per aderire al Superbonus — ha spiegato a Il Messaggero l’avvocato Vincenzo Nasini, presidente del Coordinamento registri amministratori condominiali (Coram) di Confedilizia — e hanno versato le quote per pagare i professionisti che svolgono lo studio di fattibilità degli interventi e ora non sanno cosa fare, perché non tutti saranno in grado di sostenere, nel 2023, le spese che graveranno a loro carico». Molti condomini, inoltre, non hanno rispettato il termine perché ancora in attesa di ricevere il via libera ai permessi burocratici necessari a ottenere la Cila. «La tagliola del 25 novembre non consentirà più di ottenere l’agevolazione per intero — ha aggiunto Nasini —, proprietari e amministratori sono furenti perché la politica scarica le indecisioni sul mondo dei condomini».

Intervento transitorio

Apportare una modifica al testo del decreto Aiuti quater non è la soluzione più immediata ed efficace: se anche la proroga al 31 dicembre passasse in Parlamento, per l’entrata in vigore definitiva si dovrà attendere la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge di conversione, che avverrà tra alcune settimane. Sarebbe necessario un intervento transitorio da parte dell’esecutivo che fornisca delle risposte sulle situazioni incerte e in merito al periodo intermedio tra la scadenza del 25 novembre e quella, ipotetica, successiva.

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, 2022-11-25 22:43:00, Ieri l’ultima scadenza per la consegna della Cila. Forza Italia chiede una proroga per consentire di completare le pratiche che sono in itinere, Alessia Conzonato

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