incentivi
di Andrea Ducci21 feb 2023
L’allerta sul destino dei bonus edili resta elevata. Dopo l’incontro del governo con banche e imprese a intervenire nelle ultime ore il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi. Lascia perplessi e non convince che il governo assuma decisioni cos affrettate, gettando nel panico imprese e famiglie e poi convoca le parti, il rimprovero del presidente degli industriali. Secondo Bonomi sarebbe stato meglio interpellare le imprese prima di varare il decreto che a stoppato i bonus, eliminando la cessione dei crediti di imposta e la possibilit di scontarli in fattura. L’altro grande tema quello dei 19 miliardi di euro di crediti bloccati nei cassetti fiscali delle imprese, che non riescono a cederli al sistema bancario ormai saturo, dopo avere assunto nel periodo 2020-2022 impegni per crediti fiscali pari a 77 miliardi. Una soluzione la prospetta Bonomi e dice:Anche noi come industria dobbiamo assumerci le nostre responsabilit. Se il Governo creasse le condizioni affinch si possano fare cessioni di primo grado tra privati si potrebbe individuare una classe di imprese in grado di acquistare i crediti che ora sono fermi.
Sul tappeto resta l’urgenza di garantire liquidit alle imprese. La risoluzione ribadita da Abi e Ance quella gi illustrata al governo:Una misura tempestiva che consenta alle banche di ampliare le capacit di acquisto, utilizzando anche una parte dei debiti fiscali raccolti con gli F24. In una nota congiunta le associazioni di banche e imprese edili rivendicano:La proposta dell’F24, ha il vantaggio di essere applicabile in tempi molto rapidi senza impatti aggiuntivi sulla finanza pubblica.
Il pressing delle banche per questo tipo di meccanismo dettato anche dall’esigenza di rimarcare che la capienza fiscale del settore creditizio ormai esaurita. Sebbene l’Agenzia delle Entrate abbia indicato che i crediti assorbiti dalle banche nel 2022 sono pari a 7 miliardi, a fronte di una capienza di 32 miliardi, l’Abi osserva che nei dati del fisco non figurano tutti gli impegni assunti dalle banche. Le cifre scritte nelle procedure degli istituti, insomma, indicherebbero che gli spazi di manovra sono ormai esauriti. La giornata registra anche l’audizione in Senato di Bankitalia nell’ambito dell’indagine conoscitiva sui crediti di imposta.
Il Superbonus ha avuto un impatto significativo sul settore delle costruzioni, circa la met degli investimenti che hanno beneficiato del Superbonus non si sarebbero cio verificati in assenza dell’incentivo, spiega Giacomo Ricotti di Bankitalia, che aggiunge:Gli oneri della misura per il bilancio pubblico restano comunque ingenti. Tanto da sottolineare:Nel disegno degli incentivi fiscali l’attenzione agli equilibri della finanza pubblica dovr essere affiancata dalla capacit di aumentare il potenziale di crescita dell’economia. Sul fronte governativo l’esecutivo oggi si appresta, prima del via libera definitivo atteso per domani, a chiedere il voto di fiducia alla Camera sul Dl milleproroghe.
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