Taiwan, Nancy Pelosi attesa domani sull’isola. La Cina minaccia di usare l’esercito

di Marco Bruna

La speaker della Camera americana dovrebbe incontrare la presidente Tsai Ing-wen. Ira delle autorità cinesi: «Non staremo a guardare»

La presidente della Camera americana, Nancy Pelosi, è attesa a Taipei domani sera. Il giorno dopo incontrerà la presidente Tsai Ing-wen. La notizia è stata riportata dal media taiwanese Next Tv e dal quotidiano di lingua cinese China Times. L’ufficio presidenziale di Taiwan e il ministero degli Esteri non hanno ancora confermato la notizia.

Come scrive Giuseppe Sarcina, «la Casa Bianca sta ancora cercando di convincere Nancy Pelosi a non visitare l’isola». Qualche giorno fa, invece, Joe Biden aveva detto ai giornalisti: «I generali mi dicono che non sarebbe una buona idea in questo momento». Pelosi è arrivata oggi a Singapore, dove ha incontrato il primo ministro Lee Hsien Loong. L’itineriario istituzionale prevede tappe in Malaysia, Corea del Sud e Giappone.

La speaker della Camera aveva inizialmente programmato la visita a Taiwan lo scorso aprile, ma il viaggio è stato posticipato perché era risultata positiva al Covid. Pechino ha minacciato contromisure militari. Giovedì scorso, durante una videochiamata, il presidente Xi Jinping ha messo in guardia Biden che la Cina avrebbe salvaguardato la sua «integrità territoriale», esortando a non mettere in discussione la «forte volontà» di 1,4 miliardi di cinesi. «Coloro che giocano con il fuoco si bruceranno», ha detto Xi.

La Cina promette di ricorrere a «misure decise e forti», avvertendo gli Stati Uniti che l’Esercito Popolare di Liberazione «non starà a guardare». «Non siamo intimiditi dalla retorica della Cina sulla missione di Nancy Pelosi in Asia», risponde il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, parlando con la Cnn. «Il viaggio della Speaker è importante e noi lo sosteniamo», ha aggiunto Kirby senza tuttavia confermare la tappa di Taiwan.

Nuova incursione aerea della Cina

Intanto si registra una nuova incursione della Cina nello spazio aereo di Taiwan: quattro caccia J-16 sono entrati nella zona di identificazione aerea di Difesa dell’isola, secondo quanto riporta il ministero della Difesa Nazionale di Taipei. L’incursione, ancora lontana dai grandi numeri degli scorsi mesi, sembra segnalare un’accelerazione di Pechino, dopo una settimana di bassi numeri nelle incursioni, ormai quasi quotidiane, dei suoi aerei di combattimento nei cieli dell’isola. Il 30 maggio scorso, Pechino aveva inviato trenta aerei militari nella zona aerea di Difesa dell’isola, tra cui 22 caccia, il numero più alto dal 23 gennaio scorso, quando il ministero della Difesa Nazionale di Taipei registrò la presenza di 39 aerei da combattimento cinesi nella zona aerea di Difesa dell’isola.

La portaerei americana al largo di Taiwan

La portaerei americana Ronald Reagan e il suo gruppo d’attacco si trovano vicino a Taiwan nel Mar delle Filippine, a est del Canale di Bashi, come parte di un riposizionamento degli asset militari Usa. Il Liberty Times di Taipei cita i monitoraggi delle unità navali Usa del network semi-ufficiale cinese Scspi (South China Sea Probing Initiative) proprio a poche ore dalla possibile tappa nell’isola di Nancy Pelosi.

1 agosto 2022 (modifica il 1 agosto 2022 | 19:22)

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, 2022-08-01 20:52:00, La speaker della Camera americana dovrebbe incontrare la presidente Tsai Ing-wen. Ira delle autorità cinesi: «Non staremo a guardare» , Marco Bruna

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