di Alessandro Fulloni
Il numero 1 dell’Ingv, Carlo Doglioni: come se la Turchia si fosse mossa verso Sudovest e e l’Arabia verso Nordest. Quella una zona altamente sismica: il rischio di altre scosse pi intense. L’allerta tsunami rientrata, ma c’ il pericolo frane
Professor Carlo Doglioni, presidente dell’Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), cosa successo stanotte in Turchia?
successo che quella che noi chiamiamo la placca araba si mossa di circa 3 metri lungo una direzione Nordest-Sudovest rispetto alla placca anatolica; parliamo di una struttura nell’area di confine tra questo mondo, quello della placca araba, con quello della placca africana.
Di quanto pu essersi spostata la placca?
Dalle stime che abbiamo, e che sono via via in raffinamento, sappiamo che la
faglia si attivata per 150 chilometri con uno spostamento di almeno tre metri. successo tutto in pochissimi secondi, irradiando questo terremoto di magnitudo di 7.9
un movimento grosso?
S, davvero molto grosso… L’epicentro stato nella zona Sudovest della Turchia.
Che tipo di movimento stato?
Parliamo di un movimento trascorrente, il piano di faglia verticale, perci durante un sisma si osserva uno spostamento orizzontale dei blocchi di roccia.
Ovvero?
I due lembi si sono mossi l’uno relativamente all’altro in modo dipendente. In altre parole: come se la Turchia si fosse mossa verso Sudovest e e l’Arabia verso Nordest.
Che zona quella in cui avvenuto il terremoto?
Parliamo di una zona altamente sismica, una delle zone pi pericolose del Mediterraneo. Nei secoli scorsi ci sono stati terremoti estremamente violenti.
Il rischio maremoto?
L’allerta si chiusa. Questo non vuole dire che non possa essere riproposta da eventi franosi. Ma sarebbe uno scenario che riguarda i mari che circondano la Turchia.
C’ ancora pericolo?
Eventi di questo tipo possono essere seguiti da eventi altrettanto importanti se non pi importanti. successo nella stessa Turchia nel terremoto che flagell il Paese nel 1999.
I Paesi pi a Occidente del Mediterraneo devono preoccuparsi?
Quello che posso dire che sono movimenti che non si arrestano mai. Il comportamento “epidemico” noto ma il sisma interessa una struttura lontana dalla faglia italiana. Ci non significa che non dobbiamo tenere alta l’attenzione perch il nostro Paese presenta zone con una vitalit geologica sempre presente.
6 febbraio 2023 (modifica il 6 febbraio 2023 | 08:40)
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