Test Medicina, De Luca li definisce demenziali. CISIA: Notizie infondate, quesiti su argomenti dei decreti

Nel corso della consueta diretta social del venerdì, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca ha espresso una critica aspra e diretta nei confronti dei test di Medicina e di chi li prepara.

La sua reazione fa eco alle molte segnalazioni ricevute da cittadini indignati per quello che ritengono essere un sistema di valutazione assurdo per l’accesso alla facoltà universitaria di Medicina.

De Luca ha condiviso l’esperienza di un padre di tre figli che gli ha segnalato una domanda del test che ha trovato particolarmente assurda: “Quale di queste parole non ha nulla in comune con le altre?”. Le parole fornite erano: sfoggiare, depennare, castità, provare e cromare. La risposta corretta, come spiegato da De Luca, era “provare”, in quanto è l’unica parola tra quelle elencate che non contiene il nome di una città. Questo genere di quesiti, secondo il Presidente, non ha alcuna relazione con la valutazione delle competenze necessarie per perseguire studi in Medicina.

Le parole di De Luca non si sono fermate alla mera esposizione del problema. Il Presidente ha proseguito con commenti taglienti, dichiarando che avrebbe punito severamente gli autori di questi test.

De Luca ha esclamato, infatti, che avrebbe condannato a vent’anni di carcere chi ha preparato il test, o addirittura lo avrebbe sottoposto a un programma rieducativo simile a quello adottato dalla polizia municipale di Singapore, che utilizza una frusta di bambù contro chi viola le regole stradali.

De Luca ha concluso la sua critica con una nota di sarcasmo, suggerendo che venti colpi di frusta avrebbero rappresentato un’”opera di bene”.

CISIA: i quesiti del TOLC-MED e del TOLC-VET vertono sugli argomenti elencati nei decreti ministeriali

CISIA (Consorzio Interuniversitario Sistemi Integrati per l’Accesso) risponde e difende il proprio operato:

Nella produzione scientifica del consorzio, nei test CISIA e in particolare nei TOLC, non vi sono quesiti “demenziali”. Ciò vale ovviamente anche per il TOLC-MED e il TOLC-VET, i test per l’accesso ai corsi di laurea magistrale di medicina e chirurgia, odontoiatria e protesi dentaria e medicina veterinaria delle università statali, di cui CISIA ha la responsabilità scientifica da questo anno come stabilito dal DM 1107 del 30 settembre 2022.

In riferimento alle notizie – totalmente infondate – diffuse da alcuni organi di informazione, preme comunicare che le prove TOLC-MED e TOLC-VET non contengono alcuna domanda di “cultura generale” sulla Viennetta e sul suo inventore, sulla grattachecca (peraltro quiz salito alla cronaca nel 2011 e presente in test diverso da Medicina). I TOLC non contengono tantomeno le altre domande di cui si legge su alcune testate, come “Quale di queste parole non ha nulla in comune con le altre? Sfoggiare, depennare, castità, provare, cromare”.

Più in generale CISIA precisa che i quesiti del TOLC-MED e del TOLC-VET vertono sugli argomenti elencati nei decreti ministeriali e sono predisposti da commissioni disciplinari formate da esperti delle materie oggetto d’esame, che operano con massima attenzione e professionalità“.

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