Il Tg1 cambia l’orario (storico) a causa dei Mondiali di calcio

di Aldo Grasso

Il telegiornale diretto da Monica Maggioni lascia il posto ai qatarioti, dopo aver fatto fuoco e fiamme contro Fiorello perché toglieva spazio alle 6 del mattino

Causa Mondiali di calcio in Qatar, il Tg1 della sera, il più storico dei tg, va in onda alle 19.20 e non più alle canoniche ore 20. Non era mai successo prima, salvo casi rarissimi. Sta cambiando il mondo: per quasi 70 anni il Tg1 delle 20 ha funzionato come un campanile moderno, un punto di riferimento per un’intera comunità, un appuntamento che forniva non solo informazioni ma anche una coscienza collettiva del presente, fin dai tempi in cui a leggere le notizie era uno speaker e non un giornalista. Il tg della sera resta un rito mediale, un’abitudine quotidiana che ci lega inscindibilmente a quel grande orologio sociale che è la tv. Spesso i riti si moltiplicano per dare la sensazione che la gerarchia delle notizie tenga ancora il mondo sotto controllo, in ordine, anche se i contenuti sono disarticolati e drammatici. Il celebrante trasforma le notizie in racconto, in un appuntamento che trascende le semplici esigenze informative.

Lontani i tempi in cui William S. Palley, il mitico fondatore della Cbs, si vantava kantianamente di poter regolare l’orologio sui programmi della sua rete. Adesso, con le attuali forme di consumo, il palinsesto si è dilatato (come se i treni viaggiassero con l’orario che il singolo utente desidera), persino il Tg1 lascia il posto ai qatarioti, dopo aver fatto fuoco e fiamme contro Fiorello perché toglieva spazio alle 6 del mattino! Per anni è anche fiorita una sociologia negativa nei confronti dei tg della sera: le persone a tavola non parlano più tra di loro ma guardano la tv. Fu Beniamino Placido a smontare con ironia queste teorie, ricordando i lunghi silenzi o le liti che spesso accompagnavano le cene. La Rai ha investito molto nei Mondiali convinta che l’Italia si qualificasse. Adesso deve usare la rete ammiraglia per attirare quel tanto di pubblico che gratifichi gli investimenti degli sponsor. Basta spostare il Tg1, regnante Monica Maggioni.

23 novembre 2022 (modifica il 23 novembre 2022 | 19:58)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

, 2022-11-23 19:57:00,

di Aldo Grasso

Il telegiornale diretto da Monica Maggioni lascia il posto ai qatarioti, dopo aver fatto fuoco e fiamme contro Fiorello perché toglieva spazio alle 6 del mattino

Causa Mondiali di calcio in Qatar, il Tg1 della sera, il più storico dei tg, va in onda alle 19.20 e non più alle canoniche ore 20. Non era mai successo prima, salvo casi rarissimi. Sta cambiando il mondo: per quasi 70 anni il Tg1 delle 20 ha funzionato come un campanile moderno, un punto di riferimento per un’intera comunità, un appuntamento che forniva non solo informazioni ma anche una coscienza collettiva del presente, fin dai tempi in cui a leggere le notizie era uno speaker e non un giornalista. Il tg della sera resta un rito mediale, un’abitudine quotidiana che ci lega inscindibilmente a quel grande orologio sociale che è la tv. Spesso i riti si moltiplicano per dare la sensazione che la gerarchia delle notizie tenga ancora il mondo sotto controllo, in ordine, anche se i contenuti sono disarticolati e drammatici. Il celebrante trasforma le notizie in racconto, in un appuntamento che trascende le semplici esigenze informative.

Lontani i tempi in cui William S. Palley, il mitico fondatore della Cbs, si vantava kantianamente di poter regolare l’orologio sui programmi della sua rete. Adesso, con le attuali forme di consumo, il palinsesto si è dilatato (come se i treni viaggiassero con l’orario che il singolo utente desidera), persino il Tg1 lascia il posto ai qatarioti, dopo aver fatto fuoco e fiamme contro Fiorello perché toglieva spazio alle 6 del mattino! Per anni è anche fiorita una sociologia negativa nei confronti dei tg della sera: le persone a tavola non parlano più tra di loro ma guardano la tv. Fu Beniamino Placido a smontare con ironia queste teorie, ricordando i lunghi silenzi o le liti che spesso accompagnavano le cene. La Rai ha investito molto nei Mondiali convinta che l’Italia si qualificasse. Adesso deve usare la rete ammiraglia per attirare quel tanto di pubblico che gratifichi gli investimenti degli sponsor. Basta spostare il Tg1, regnante Monica Maggioni.

23 novembre 2022 (modifica il 23 novembre 2022 | 19:58)

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Pietro Guerra

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