La super coppia Clooney-Roberts, l’étoile in crisi Marion Barbeau, gli orsi di Panahi, il designer Scamarcio, Rosi segue i viaggi del Papa, Zac Efron nel Vietnam, Sutherland parla dall’Aldilà: i film nei cinema, su Sky, Netflix, Prime e le altre piattaforme

Amarsi, perdersi, ritrovarsi. L’amore di David, architetto-ingegnere, e Georgia, gallerista, è finito dopo cinque anni idilliaci di matrimonio e la nascita di Lily, oggi in età da marito. Fu un taglio improvviso. Neanche i due (ex) innamorati riescono a dare una spiegazione al rumoroso crac. Sono seguiti anni di battaglie legali e un brodo bollente di accuse, ironie velenose, divisioni di beni. Date queste premesse, è chiaro che Ticket to Paradise abbia una sola chance per funzionare: che a pilotare il format Hollywood Tempi Belli, da Accadde una notte a Scandalo a Filadelfia, siano due star con timbro e ceralacca, in piena sintonia tipo Clark Gable e Claudette Colbert o Spencer Tracy e Katharine Hepburn.
I campioni del romantic touch sono George Clooney e Julia Roberts. Perfetti nel controcanto del gioco baci & dispetti, si prendono sulle spalle con magnifica leggerezza l’intero film che altrimenti andrebbe bene tutt’al più per una citazione nella bacheca dell’ente del turismo. Georgia e David, dunque, non stanno più insieme. Ogni volta che s’incontrano non perdono occasione per cantarsele. In realtà, si sentono solo per parlare di Lily (Kaitlyn Dever) e ricordare la casa dei sogni sul lago (di Como?) miseramente bruciata.
Il guaio è che sono fatti l’uno per l’altra. Il legame, si capisce subito, è solo arrugginito. Lei vive a Los Angeles, lui a Chicago. Si ritrovano faccia a faccia per la laurea in legge di Lily, pronta per una grande carriera ma prima diretta a Bali per una vacanza premio con l’amica del cuore. Solite cose: la piccola trova tra spiagge e conchiglie il paradiso terrestre e l’amore di Gede (Maxime Bouttier), agiato coltivatore di alghe con famiglia numerosa e assai legata alle tradizioni dell’isola. Le nozze tra i due sono decise. Manca solo la benedizione di David e Georgia che tornano a cementarsi sull’improba impresa di dissuadere Lily persino facendo sparire gli anelli nuziali. Tra (ex) moglie ed (ex) marito vuole mettere il dito anche lo steward che s’è preso una cotta per Georgia e vorrebbe portarla all’altare ma finisce all’ospedale per il morso di un serpente.
Il traguardo, per tutti, è acchiappare la felicità, l’attimo fuggente. La coppia vintage, tra tuffi e tequila, ritrova sprazzi di giovinezza e le utopie degli anni d’oro. La coppia futuribile si unisce intorno a un progetto di vita che assomiglia a una cartolina illustrata, con il complesso di Edipo a fare da garante. Guerra dei sessi e carpe diem, ma con giudizio. Il ritmo di Clooney e Roberts copre le smancerie tra Dever e Bouttier. Ol Parker, regista di Mamma mia! Ci risiamo, fa correre le star a briglia sciolta. Il risultato è una commedia gracilissima 1) sul cuore che batte anche a sessant’anni, 2) sugli imprevisti d’amore illuminati da tramonti e festone etniche, 3) sulla rinuncia alle ossessioni e ai ritmi forsennati in nome di un invidiabile eco-stile di vita. Clooney – Roberts, talmente bravi da nascondere sotto due smaglianti sorrisi incertezze, astuzie e dolcezze fuori tempo massimo.

TICKET TO PARADISE di Ol Parker
(Usa, 2022, durata 98’)
con George Clooney, Julia Roberts, Billie Lourd, Lucas Bravo, Kaitlyn Dever
Giudizio: *** su 5
Nelle sale

8 ottobre 2022 | 07:30

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, 2022-10-08 05:31:00, Le prime visioni nelle sale e le novità dello streaming: «Ticket to Paradise», «La vita è una danza – En corps», «Gli orsi non esistono», «Quasi orfano», «In viaggio», «Una birra al fronte», «Mr. Harrigan’s Phone», «DC League Super-Pets», «Bla Bla Baby», «Il male non esiste», Paolo Baldini

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