Titolari effettivi, si ferma tutto: l’operatività del registro, a meno che non sopravvengano modifiche normative, si blocca, almeno fino alla prossima primavera. Il Tar del Lazio, sezione IV, con ordinanza n. 15566 depositata il 7 dicembre 2023, ha accolta l’istanza cautelare di sospensione dell’operatività del registro presentata da cinque fiduciarie, due trust company, una trentina di trust, molti dei quali esteri, e dalle rispettive associazioni di categoria con in testa l’Unafi. In assenza di interventi normativi risolutivi dei motivi del ricorso, il registro, al quale le società avrebbero dovuto inviare entro lunedì prossimo i nomi dei titolari effettivi, non sarà operativo almeno sino alla conclusione del giudizio di merito, per il quale la prima udienza è stata fissata il 27 marzo 2024. Le motivazioni Nell’ordinanza, il giudice amministrativo sottolinea che l’istanza di sospensione dell’operatività del registro dei titolari effettivi è certamente assistita dal prescritto requisito del periculum in mora, tenuto conto della rilevanza delle situazioni giuridiche suscettibili di essere incise, in modo irreparabile, dall’invio dei dati prevista entro l’11 dicembre 2023 e ritiene meritevole di tutela l’interesse della parte ricorrente (le fiduciarie e i trust) al mantenimento della res adhuc integra sino alla definizione del giudizio di merito. Per effetto di tale ordinanza, quindi, le società di capitali (società a responsabilità limitata, società per azioni, società in accomandati per azioni, società cooperative e società tra professionisti), i soggetti privati riconosciuti (fondazioni, associazioni, parrocchie, ecc.), i trust e gli istituti giuridici affini non dovranno inviare i dati dei rispettivi titolari effettivi alle Camere di commercio e queste ultime non potranno rilasciare alcun accreditamento che consenta di accedere ai dati già comunicati al registro da parte delle Autorità, dei soggetti obbligati agli adempimenti antiriciclaggio e da parte dei terzi portatori di un interesse meritevole di tutela. Le conseguenze Con il ricorso, presentato da Across Fiduciaria, insieme a Galvani Fiduciaria e a SFO Fiduciaria il 14 novembre 2023, è stato chiesto l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia, del decreto 29 settembre 2023 del direttore generale del Ministero delle imprese e del made in Italy recante l’attestazione dell’operatività del sistema di comunicazione dei dati e delle informazioni sulla titolarità effettiva, pubblicato in G.U. n. 236, del 9/10/2023, del Manuale operativo per l’invio telematico delle comunicazioni del titolare effettivo agli uffici del registro delle imprese, completo dei suoi allegati, adottato da Unioncamere e pubblicato in data 10 ottobre 2023 e di tutti gli atti e i provvedimenti ad essi presupposti, conseguenziali e/o comunque connessi. Il giudizio di merito, che inizierà il prossimo 27 marzo, sarà quindi chiamato a confermare che i mandati fiduciari di cui alla legge 1966/1939 non rientrano nella categoria degli istituti giuridici affini al trust e pertanto non sono oggetto di un’autonoma comunicazione al registro dei titolari effettivi, e a definire meglio i limiti dell’accesso al citato registro da parte di intermediari, professionisti e più in generale da parte dei terzi. Il testo del provvedimento su www.italiaoggi.it/documenti-italiaoggi News correlate Titolari effettivi, invii doppi Entro l’11 dicembre si dovranno infatti comunicare i dati relativi ai titolari effetti all’apposita sezione del registro delle… Titolari effettivi trasparenti Pronte le nuove tabelle che gli amministratori dovranno utilizzare per comunicare al registro imprese i dati dei titolari… L’articolo originale è stato pubblicato da https://www.italiaoggi.it/news/titolari-effettivi-si-ferma-tutto-2620709, https://rss.app/feeds/XZ1D3jMIUZ6g9VaS.xml, di Fabrizio Vedana Autore dell’articolo