L’Aquila è stata nuovamente testimone di un evento sismico significativo. Oggi pomeriggio, due scosse di terremoto hanno scosso la provincia, causando preoccupazione tra i residenti e portando alla decisione di chiudere le scuole per la giornata di domani.
Il primo sisma, di magnitudo 3.6, è stato registrato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) alle ore 17.52, con epicentro a L’Aquila. Questo evento sismico è stato seguito, un minuto dopo, da un’altra scossa di magnitudo 3.7, con epicentro a Lucoli. Entrambe le scosse sono avvenute a una profondità relativamente superficiale, rispettivamente 13 e 10 chilometri sotto la superficie terrestre.
Nonostante non si segnalino danni significativi, la reazione immediata della comunità è stata di cautela e preoccupazione. In alcune facoltà dell’Università dell’Aquila, le sirene di allarme sono state attivate, e gli studenti sono stati prontamente evacuati. Questa misura precauzionale rispecchia l’aumentata sensibilità della popolazione e delle istituzioni verso i rischi sismici, soprattutto in una zona con una storia di terremoti devastanti.
Nei quartieri vicino all’epicentro, molti residenti hanno preferito trascorrere del tempo all’aperto, temendo ulteriori scosse. Questa reazione, sebbene comprensibile, evidenzia la necessità di continuare a educare il pubblico sulle migliori pratiche di sicurezza in caso di terremoti.
In risposta a queste scosse, le autorità locali hanno deciso di chiudere le scuole nella giornata di domani come misura precauzionale. La decisione mira a garantire la sicurezza degli studenti e del personale scolastico, consentendo anche ispezioni strutturali degli edifici scolastici.
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