Torpekai Amarkhel, la giornalista afghana morta nel naufragio. Scappava dai talebani per i suoi articoli sulle donne

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di Alessandro Fulloni

Produttrice per un agenzia dell’Onu, si era laureata Kabul, che aveva lasciato in fretta e furia nel 2021 dopo l’uscita degli Stati Uniti. L’Iran raggiunto a piedi con cinque familiari tutti poi morti sulla Summer Love. La sorella: Voleva vivere in Italia

Una delle foto pi belle ed eloquenti scattata da Torpekai Amarkhel, la giornalista di Kabul morta nel naufragio della Summer Love, compare sul sito dell’Unama, l’agenzia dell’Onu che ancora adesso si occupa dell’assistenza agli afghani e per la quale la stessa Torpekai aveva lavorato a lungo come produttrice di video. Il clic ritrae tre donne che camminano lungo una strada che salve verso un valico — un passo che ha tutta l’aria di essere molto alto, molto pi dello Stelvio per esempio — nella regione montuosa del Badakshan,verso Cina e Pakistan. Tutte sono intabarrate nei loro burqa e sono coperte dai piedi al capo. Due di loro reggono in braccio un bimbo ciascuna e tra gli hashtag che accompagnano l’istantanea ci sono #everydaylife, la vita di tutti i giorni, e un patriottico #myafghanistan.

Che la quarantaduenne Torpekai fosse una cronista piena di passione lo si capisce, intanto, guardando le altre foto scattate da lei e pubblicate da Unama News, tutte con volti di gente qualunque ritratta davanti a quegli sfondi selvaggi e polverosi dell’Afghanistan, magari sui sedili di vecchie corriere e sui sellini di rumorose motorette, che ricordano molto certe scene del neorealismo di De Sica e Rossellini. Ma come e quanto Torpekai fosse scrupolosa e attenta traspare, soprattutto, leggendo quel che lei scriveva qui e l. Nel giornalismo, tutto dopo il 2002 stato completamente nuovo per le donne afghane — racconta la cronista in un report per l’Onu in cui si legge che sino all’anno prima si veniva frustati se solo si cercava un’istruzione — sebbene ci siano ancora molti ostacoli. Quali? Tra ironia e humour, Torpekai, che lavorava anche con numerosi team radiofonici femminili di tutto il Paese, descrive certi momenti con le colleghe che fanno le loro interviste con il burqa, soprattutto se sono fuori dalla redazione. Non ancora facile convincere le donne afghane che questa una professione fantastica.

ll motivo per cui Torpekai si imbarcata sulla Summer Love assieme a due cugini e ai loro tre figli — tutti ritrovati senza vita a parte la piccola Ayesha, 2 anni, nell’elenco dei dispersi — lo racconta la sorella Mina, 50 anni, giunta a Crotone da Amsterdam (dove si stabilita nel 2015 con il marito e i figli) subito dopo aver saputo del naufragio. La donna — un volto forte, scolpito nella roccia e bello come quello della sorella minore — dice che la decisione venne presa in modo fulmineo gi in quei giorni a met dell’agosto 2021 in cui la missione internazionale occidentale diede il via al rapidissimo tutti a casa che lasci l’Afghanistan in balia dei talebani. Cos Torpekai — gi presa di mira dagli integralisti che le passavano davanti minacciandola —, suo cugino Samiullha, la moglie Basira e i figli lasciarono Kabul —dove aveva lavorato anche con contingenti italiano e francese —a piedi, diretti verso l’Iran. Due settimane di camminata ed eccoli poi in Turchia, a Istanbul, dove affittarono per qualche mese un appartamento in attesa dell’imbarco da Smirne.

Sulle guancie di Mina scendono le lacrime solo quando la donna fa ascoltare un audio ricevuto dalla sorella, passando il cellulare tra le inferriate del cancello del Palasport che ospita la camera ardente chiusa al pubblico. Il messaggio vocale risale alle 20.40 di mercoled 22 febbraio, poco prima di salpare. Poi nient’altro. Voleva restare da voi, in Italia continua descrivendo la passione che Torpekai aveva per il giornalismo scelto sin dal tempo dell’Universit, a Kabul. Mina ha saputo del naufragio solo dalla tv, all’indomani mattina. Ho chiamato mio fratello che si messo in contatto con lo scafista che stava in Turchia — prosegue —, quello a cui sono stati dati i soldi, di Torpekai e i bambini. Per gli adulti un pagamento di 10 mila dollari e per i piccoli 8 mila a testa. La chiacchierata volge al termine anche perch nel frattempo a Crotone scende il buio. Il marito si avvicina a Mina per abbracciarla. Sorridono entrambi e poi, prima di salire sul taxi che li porta in un albergo sul lungomare, la donna si volta con questa frase: Ora voglio solo che Torpekai possa tornare in Afghanistan, la terra che amava.

7 marzo 2023 (modifica il 7 marzo 2023 | 11:26)

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, https://www.corriere.it/cronache/23_marzo_07/torpekai-amarkhel-giornalista-afghana-morta-naufragio-scappava-talebani-suoi-articoli-donne-dca7573a-bc48-11ed-9045-076b9cc27837.shtml, Cronache,

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