Trastevere, il parcheggio è selvaggio ma l’avviso gentile: «Scusa, siamo in ritardo. Peace&love»

di Redazione Roma

Via Morosini, metà mattinata: un furgone parcheggia a tre centimetri dallo sportello dell’auto a fianco. «Siamo disperatamente in ritardo, ti tocca entrare dal lato passeggeri…» Ore dopo, il furgone era intatto…

«Caro automobilista, perdonaci… Ma nella tua macchina non puoi entrare…» Certe volte, al quinto giro del palazzo del ministero della Pubblica istruzione – via Morosini, via Dandolo, semaforo, viale Glorioso, semaforo, viale Trastevere, semaforo e ancora via Morosini – con l’occhio puntato su tutte le auto in sosta, sperando che una finalmente esca, ti sale un nervoso tale… Poi vedi un pertugio e ti ci infili. Tra un albero e una vettura, proprio a filo. E poco importa se il proprietario della Suzuki Splash bianca rimarrà bloccato. Lo spazio tra la fiancata destra e la sua, quella del malcapitato di turno, lato guidatore, è di neanche tre centimetri: non entrerebbe nemmeno una sottiletta…

Parcheggio selvaggio, succede ovunque in città. Doppie e triple file, clacson a distesa, liti da infarto tra gli indisciplinati e le loro vittime. A Trastevere la novità – appunto – è nei toni. Una comunicazione gentile, che chissà se farà scuola… «Ciao, siamo quelli del furgone bianco. Perdonaci, ti facciamo entrare dal lato passeggeri. Ma siamo disperatamente in ritardo e non trovavamo parcheggio». Lettere in stampatello su un foglio a quadretti. Il biglietto è spuntato sotto il tergicristallo della Suzuki, pochi metri dopo la fermata del bus «44» di via Morosini, nella mattinata di martedì 4 ottobre. Parole autentiche o velate di opportunismo, per evitare la chiamata del carro attrezzi?

La firma forniva un indizio in più, dando un suggello spiritoso all’avviso metropolitano: «Peace&love». Basta stress. Pace e amore. Badiamo alle cose importanti. Forse al proprietario dell’auto, per quanto costretto a una prova di ginnastica per entrare dallo sportello di destra, scavalcare la leva del cambio e issarsi al volante, sarà sfuggito un sorriso. Se poi si tratta di un fan del cantante Kurt Cobain (Peace, Love, Empathy, 1994), si sarà anche immedesimato in quegli ignorantoni del van bianco. Di certo, ore dopo, il furgone era ancora lì, intatto, e l’altra macchina no: buon segno…

5 ottobre 2022 (modifica il 5 ottobre 2022 | 23:15)

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, 2022-10-05 21:16:00, Via Morosini, metà mattinata: un furgone parcheggia a tre centimetri dallo sportello dell’auto a fianco. «Siamo disperatamente in ritardo, ti tocca entrare dal lato passeggeri…» Ore dopo, il furgone era intatto…, Redazione Roma

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