Tre anni dopo la sua maturitàl’ex studente torna a scuola da prof

di Chiara Sandrucci

Davide Tieri insegna al Majorana di Grugliasco: «Alcuni colleghi di oggi erano stati miei insegnanti, sono contento di aver ritrovato lo stesso ambiente che avevo lasciato»

È rientrato nella sua scuola come insegnante di ruolo, dalla stessa porta dove era uscito come studente. Davide Tieri, torinese di 25 anni, ha ottenuto la cattedra come docente di laboratorio di Elettronica all’istituto tecnico Majorana di Grugliasco. È un «Itp», acronimo di Insegnante Tecnico Pratico, l’unica figura che può entrare in ruolo con il semplice diploma.

«Prendevo voti abbastanza alti in tutte le materie , ma non posso dire di essere stato uno studente modello: ero un po’ vivace, soffrivo i momenti di noia», racconta il giovane prof che ha scoperto la passione per l’insegnamento quando frequentava l’ultimo anno, suona il basso, la chitarra elettrica e ha una passione per l’heavy metal. «Nel triennio di elettronica ho avuto la fortuna di trovare un gruppo molto compatto, formato da studenti e insegnanti, e sono rimasto affezionato alla scuola».

Dopo la maturità si è iscritto al Politecnico, ha ottenuto la laurea triennale in Ingegneria elettronica e sta proseguendo per la magistrale. Nel frattempo ha iniziato a insegnare in tecnici e professionali di Torino come supplente, fino al superamento del concorso che si è tenuto tra aprile e maggio dell’anno scorso. Poi non ha avuto dubbi, ha scelto l’istituto tecnico che lo aveva formato. «Alcuni colleghi di oggi erano stati miei insegnanti, sono contento di aver ritrovato lo stesso ambiente che avevo lasciato».

Al Majorana di Grugliasco si è subito sparsa la voce, non succede tutti i giorni di rivedere uno studente nei panni di professore di ruolo in così breve tempo. «I docenti delle materie teoriche che collaborano con gli Itp se lo stanno contendendo — riferisce la preside Tiziana Calandri —. Lui ha suggerito di dividere la sua cattedra tra più discipline, per non deludere nessuno». È in laboratorio a condurre esperimenti di elettronica con le classi. Misurazioni dei segnali elettrici, programmazione di schede. Insegnare gli piace, non è un ripiego. «Le competenze sono la base, il parametro di accesso — riflette —. Ma poi per stare in classe sono necessarie caratteristiche personali che non tutti hanno».

Insegnerà anche alle quinte, dove gli alunni hanno pochi anni in meno. Ma non è un problema. «Mi è già capitato quando ero supplente, sono sempre riuscito a tenere la classe e non ho mai dovuto giocare in difesa. Anzi. Se l’insegnante è più giovane, c’è maggior compatibilità, ci si capisce meglio». Un’eccezione, vista l’età media dei docenti italiani. Secondo gli ultimi dati Ocse, alle superiori gli under 30 non arrivano al 5% mentre gli over 50 sono il 62%. Quasi due su tre. Intanto gli alunni sembrano sempre più demotivati e privi di interesse per la scuola. «Bisogna essere capaci di coinvolgerli e di cambiare metodo, se necessario. Ci vuole spirito di improvvisazione», sostiene il neo professore, all’inizio di un nuovo anno scolastico dall’altra parte del suo banco di un tempo.

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16 settembre 2022 (modifica il 17 settembre 2022 | 09:44)

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, 2022-09-17 12:42:00, Davide Tieri insegna al Majorana di Grugliasco: scelta senza dubbi,

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