Tributi Comune di Napoli, un software controllerà riscossione ed evasori

la novità Mezzogiorno, 14 giugno 2022 – 07:25 Dal prossimo anno, la riscossione dei tributi locali del Comune di Napoli sarà esternalizzata di Pa. Cu. Dal prossimo anno, la riscossione dei tributi locali del Comune di Napoli sarà esternalizzata. Presto sarà bandita una gara per affidare il servizio. Si tratta di un passaggio-chiave del Patto per Napoli, che punta moltissimo sull’incremento della riscossione, storica nota dolente a Palazzo San Giacomo. I principali contenuti del project financing «Nov.it Napoli Obiettivo Valore» sull’esternalizzazione delle attività di riscossione dei tributi locali sono stati illustrati alla commissione Bilancio — presieduta da Walter Savarese — dalla dirigente dell’area Entrate Paola Sabadin. Dopo il via libera del Consiglio comunale alla delibera 153 che ha dato mandato all’assessore Pier Paolo Baretta di avviare l’iter necessario, si attende ora la delibera di giunta che approverà il progetto che sarà poi messo a gara, senza ulteriori modifiche, per l’individuazione del concessionario a cui sarà affidata l’intera gestione dei processi di sollecito, accertamento e recupero dell’evasione delle entrate locali Imu, Tasi, Tari e della riscossione coattiva di tutte le entrate comunali, tributarie ed extratributarie-patrimoniali, congiuntamente alla gestione dei rapporti con i contribuenti. «Il progetto — ha spiegato Sabadin — è già stato modificato rispetto alla prima versione, e prevede che le redini operative restino nelle mani dell’amministrazione, con la possibilità di riprenderne la gestione tra 10 anni, al termine della scadenza prevista». Il dirigente comunale ha spiegato che «nessun maggiore onere graverà sui contribuenti, a cui sarà assicurata la possibilità di contatti facilitati con il concessionario, anche attraverso modalità da remoto, e uffici dislocati in città in modo più capillare, anche nelle Municipalità», così come sollecitato dal presidente Savarese. Sarebbero state accolte anche le altre richieste presentate dai consiglieri all’amministrazione nell’ordine del giorno approvato nella seduta del Consiglio comunale del 30 maggio scorso, che vanno nella direzione di garantire entrate certe al Comune e nessun aggravio per i contribuenti, con modalità operative di recupero non aggressive. Imu e TariTra gli interventi, quelli dei consiglieri Sergio D’Angelo (Napoli Solidale Europa Verde), Catello Maresca (Gruppo Maresca) e Nino Simeone (Napoli Libera), che hanno chiesto chiarimenti sul quantum della maggiore riscossione supposta nel piano e i vantaggi che si prevedono di realizzare con il nuovo sistema, oltre che la possibilità di prevedere forme di rateizzo ulteriori a vantaggio dei contribuenti. «Margini di miglioramento sono previsti rispetto a diversi tributi», ha spiegato sempre la dirigente. Per l’Imu va poi ricordato che l’elemento più evidente riguarda lo scostamento tra i dati del catasto e quelli della banca dati comunale, con uno scostamento compreso tra il 30 e il 40 per cento. Per la Tari, invece, «il contrasto all’evasione e le maggiori entrate significherebbero minori accantonamenti al fondo crediti di dubbia esigibilità e maggiore equità, con tariffe più basse». Un’unica piattaforma software governerà sia la fase della gestione ordinaria, che quella dei solleciti e della riscossione coattiva, piattaforma che rimarrà a disposizione dell’ente alla scadenza della concessione. Sempre al concessionario spetterà curare l’organizzazione dei servizi e su di esso graveranno gli oneri del contenzioso. La newsletter del Corriere del MezzogiornoSe vuoi restare aggiornato sulle notizie della Campania iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui. 14 giugno 2022 | 07:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-06-14 08:07:00, Dal prossimo anno, la riscossione dei tributi locali del Comune di Napoli sarà esternalizzata,

Pietro Guerra

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