Truffatrice o spia? Inna, la falsa Rothschild alla corte di Trump

C’era una volta una ricca ereditiera che si chiamava Anna de Rothschild. Solo che non era ricca, non apparteneva alla dinastia dei banchieri europei, e non si chiamava Anna.

Ma è riuscita lo stesso a diventare così intima del giro di Mar-a-Lago da farsi invitare sul campo da golf da Donald Trump, che sorride pollice alzato con lei e il senatore Lindsey Graham in una delle tante foto che la ritraggono nella residenza dell’ex presidente in Florida.

Lo scoop della Pittsburgh-Post Gazette è arrivato proprio mentre venivano pubblicati stralci dell’affidavit dell’Fbi che hanno portato alla perquisizione dell’8 agosto e che parlano di 184 documenti riservati, 25 dei quali top secret, recuperati a Mar-a-Lago nel gennaio scorso. Una conferma indiretta, se mai ce ne fosse bisogno, della pericolosità di tenere in un luogo che è contemporaneamente residenza della famiglia Trump e club privato, documenti tanto delicati e potenzialmente pericolosi se lasciati finire nelle mani sbagliate: per esempio quelle di una straniera che non è chi dice di essere.

La 33enne Anna – scrive la Gazette – veste firmata, porta un Rolex al polso, guida un Suv Mercedes da 170 mila dollari, si dà arie da grande immobiliarista, sostiene di saper parlare molte lingue e sulla sua patente (recuperata poi dall’Fbi assieme a due finti passaporti) c’è l’indirizzo di una mansion da 13 milioni di dollari a Miami Beach dove non ha mai vissuto.

In realtà Anna si chiama Inna Yashchyshyn, è una immigrata di lingua russa dall’Ucraina, figlia di un camionista dell’Illinois, e ora è sotto indagine non solo negli Stati Uniti («un’ampia inchiesta sulle sue attività finanziarie passate e sugli eventi che l’hanno portata a casa dell’ex presidente..») ma anche in Quebec.

Agli agenti, il 19 agosto, ha detto sotto giuramento di non aver mai usato il nome di un’altra. Alla Gazette ha parlato di un gigantesco fraintendimento, accusando il suo ex socio in affari di aver creato dei documenti con il nome Rothschild e la sua foto per danneggiarla.

Peccato che ci siano i testimoni, e gli scatti delle sue numerose visite a Mar-a-Lago. «Era una messa in scena quasi perfetta — ha detto al quotidiano di Pittsburgh l’ex banchiere John LeFevre, che l’ha incrociata alla piscina del club —. Tutti la coccolavano a e, a causa della mistica dei Rothschild, non hanno mai indagato, anzi la trattavano coi guanti».

La rottura con l’ex socio sarebbe invece la ragione per cui il castello di bugie di Anna è arrivato all’attenzione degli investigatori. Valeriy Tarasenko, 44 anni, uomo d’affari della Florida cresciuto a Mosca, sostiene di aver conosciuto Yashchyshyn nel 2014 e di averle permesso di vivere nel suo appartamento di Miami in cambio di un aiuto con la cura dei suoi figli quando era in viaggio per lavoro. Ma poi sono arrivate le accuse di abusi di lui a lei (avrebbe picchiato i ragazzi) e di lei a lui, e ora Tarasenko è uno dei testimoni contro Inna-Anna: «Ha usato la sua falsa identità di de Rothschild per avere accesso e costruire relazioni con politici statunitensi, tra cui, ma non solo, Donald Trump, Lindsey Graham ed Eric Greitens (ex governatore del Missouri, ndr)», ha dichiarato al tribunale di Miami.

Lei sostiene invece di essere sempre stata guidata da lui. Nel 2015 era diventata presidente di un ente di beneficenza che aveva lo stesso nome di una simile organizzazione fondata da Tarasenko in Canada cinque anni prima. La società, United Hearts of Mercy, che avrebbe dovuto aiutare i bambini poveri, era in realtà una fonte di fondi illeciti per il crimine organizzato.

Un’artista della truffa o una spia? «La domanda è se si tratta di una frode o di una minaccia di intelligence — dice alla Gazette l’ex agente dei servizi segreti Charles Marino — Il fatto che ci stiamo ponendo questa domanda è un problema». A smascherare Anna sarebbe bastato un semplice controllo dei documenti, che avrebbe mostrato come non esiste nessuna donna con il suo nome e la sua data di nascita nel 1988. Ma neanche quello fu fatto, e l’entourage di Trump ha saputo della vera identità dell’«infiltrata» solo a marzo, e quasi per caso, da un altro frequentatore del club.

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27 agosto 2022 (modifica il 27 agosto 2022 | 23:29)

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, 2022-08-27 21:31:00, Ucraina e russofona, 34 anni, figlia di un camionista: la donna si è introdotta nel giro di Mar-a-Lago fingendosi nobile. «Tradita» da un ex socio in affari, ora è sotto indagine ,

Pietro Guerra

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