Trump chiamato a testimoniare sull’assalto al Congresso: battaglia legale all’orizzonte

di Giuseppe Sarcina

L’ex presidente dovrebbe rispondere alle domande il 14 novembre, ma annuncia ricorsi (fino alla Corte Suprema). Il suo consigliere Bannon condannato a 4 mesi

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
WASHINGTON — La Commissione di inchiesta sul 6 gennaio ha convocato d’imperio (subpoena) Donald Trump . L’ex presidente dovrà consegnare una serie di documenti entro il 4 novembre e poi dovrà presentarsi il 14 novembre, «giorno più giorno meno», per testimoniare sotto giuramento. I nove parlamentari dell’organismo avevano preso questa decisione all’unanimità il 13 ottobre, al termine di una seduta in cui vennero proiettati video inediti, girati nel giorno dell’assalto. Memorabile quello che riprende la Speaker Nancy Pelosi mentre esclama: «Tutto ciò per colpa del presidente, gli darei un pugno in faccia». Di fatto è la stessa conclusione raggiunta dopo più di un anno di indagini dalla Commissione: Trump ha organizzato e fomentato i tumulti. E la lettera di convocazione inviata ieri costituisce un simbolico «pugno in faccia» all’ex leader della Casa Bianca.

Nei giorni scorsi Trump aveva risposto con una lettera, attaccando ancora una volta il lavoro della Commissione: «È una caccia alle streghe». È probabile, quindi, che «The Donald» non comparirà davanti alla Commissione, innescando una battaglia legale che potrebbe arrivare fino alla Corte Suprema, dove i giudici conservatori sono in larga maggioranza. In ogni caso non ci sono precedenti giuridici. Anche la Commissione, però, può mettere in campo mosse insidiose per Trump. Nei mesi scorsi ha chiesto al Dipartimento di Giustizia di perseguire quattro consiglieri trumpiani che si erano sottratti alla convocazione. Due di loro, Steve Bannon e Peter Navarro, sono stati incriminati. Ieri, 21 ottobre, Bannon è stato condannato a quattro mesi di carcere e a pagare una multa di 6.500 dollari. L’ex «stratega» ha presentato appello e per il momento non finirà in cella.

Novità anche su un altro fronte: nei documenti sequestrati dall’Fbi nella residenza di Trump a Mar-a-Lago, scrive il Washington Post, ci sarebbero dossier top secret sui piani missilistici dell’Iran, nonché informazioni di intelligence «sensibili» sulla Cina.

21 ottobre 2022 (modifica il 21 ottobre 2022 | 22:46)

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, 2022-10-21 20:53:00, L’ex presidente dovrebbe rispondere alle domande il 14 novembre, ma annuncia ricorsi (fino alla Corte Suprema). Il suo consigliere Bannon condannato a 4 mesi, Giuseppe Sarcina

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